Il museo del Perugia calcio porterà il nome di Carlo Giulietti. La decisione era già stata presa mesi fa, ora c’è anche una data. "È già stato deciso che il Museo sarà intitolato a Carlo, che lo ha creato e mandato avanti. Ci sarebbe piaciuto farlo il 6 giugno, il giorno del nostro compleanno, ma aspettiamo un momento di maggiore tranquillità", ci aveva raccontato il gemello Claudio nel giorno dell’ottavo anniversario del Museo, il 7 luglio. Ad un anno esatto dalla scomparsa, al grande tifoso, storico del Grifo, sarà intitolata la “creatura” che lui stesso ha contribuito a realizzare, ovvero il luogo in cui è contenuta la memoria del Club. La cerimonia, fa sapere la società di Pian di Massiano, avverrà domenica 22 dicembre alle 10,30, alla presenza della famiglia, della dirigenza del Perugia e delle autorità istituzionali.
"Con l’intitolazione del museo a Carlo Giulietti – dichiara il presidente Javier Faroni – vogliamo rendere un profondo riconoscimento e omaggio alla dedizione che Carlo ha messo per tanto tempo e all’eredità che ha lasciato contribuendo alla nascita e allo sviluppo di questo spazio unico per il Grifo. Con questo atto, oltre a celebrare la sua figura, desideriamo rafforzare il nostro impegno nella preservazione e diffusione del patrimonio storico del Perugia calcio".
Sin dai tempi del Santa Giuliana Carlo ha dimostrato sempre un amore spassionato e incondizionato per il Perugia, unito ad un senso di appartenenza e una sensibilità archivistica importante, sostenendolo non solo con la voce e con il tifo in Curva Nord ma diventando anche testimone di tutti i principali fatti che hanno fatto la storia del Club diventando punto di riferimento per tutte le generazioni.
Il museo è stato inaugurato il 7 luglio 2016 e i numeri della “casa biancorossa” sono cresciuti esponenzialmente nel corso degli anni. I visitatori, provenienti anche dall’estero, sono in costante aumento e non di rado si incontrano curiosi e turisti che fanno tappa nella struttura ammirando i tantissimi i cimeli che, donati da tifosi e appassionati del Grifo, arricchiscono sempre di più le teche dedicate ai vari periodi della storia biancorossa. Carlo faceva parte di una commissione, costituita da altri membri, che quasi quotidianamente si confrontava, e lo fa tuttora, su come custodire tutti i cimeli presenti nella struttura.
F.M.
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