REDAZIONE UMBRIA

Il Gubbio si illude poi crolla

I rossoblù giocano bene la prima mezz’ora e poi nella ripresa cedono di schianto al Teramo

IL MATCH Una fase della partita persa nettamente dal Gubbio contro gli abruzzesi di un Teramo scatenato e superioreREGOLANTI contrastato

Giampiero Bedini

Gubbio, 7 febbraio 2015 - IL GUBBIO prima illude e si illude, va in vantaggio con Mancosu (19’), sfiora il raddoppio con Marchionni (28’), ma poi si sfalda sotto i colpi di un Teramo che coniuga abilità e concretezza, agevolato però da episodi che hanno contribuito a spianargli la strada. Comprese interpretazioni arbitrali non omogenee, soprattutto in tema di ammonizioni, delle quali l’undici di casa ha finito per soffrirne conseguenze pesanti. Come il primo giallo ad Esposito che, replicato dopo due minuti, ha portato all’espulsione del centrocampista (s.t. 4’), il quanto meno affrettato rosso diretto a Regolanti (s.t. 21) che ha costretto la squadra a giocare in doppia inferiorità numerica per quasi mezz’ora, vanificando qualsiasi tentativi di una rincorsa ancora possibile. A quel punto Acori era stato li e li per rientrare negli spogliatoi. Una partita che non può essere insomma giudicata soltanto leggendo il risultato finale, il più pesante subito dai rossoblù nel corso dell’attuale stagione.

L’INIZIO era stato esaltante per la squadra di casa, smaniosa di far bene, riveduta negli interpreti grazie ai ritorni dal primo minuto di Guerri, Rosato e Mancosu, ma soprattutto ispirata sul piano della proposta. Un centrocampo propositivo, una difesa che riusciva a chiudere su Lapadula e Donnarumma, un attacco trascinato da un ispirato Mancosu, che al 19’ realizzava un autentico gol d’autore su imbeccata di Esposito. Al 28’ la possibilità di chiudere con Marchionni: Liberato da una combinazione Mancosu-Guerri, concludeva alto un rigore in movimento. L’episodio ha avuto effetti opposti: ha smorzato l’ardore del Gubbio, ha dato coraggio al Teramo che al 38’ con Lapadula chiamava Iannarilli agli straordinari, E’ stato l’inizio di un finale di tempo in sofferenza. Al 39’ il pareggio di Donnarumma, pescato solo in area, la difesa deve fare mea culpa, su cross di Masullo smorzato da Lapadula, che al 42’ rubava palla a Marchionni e raddoppiava con un tiro angolato dal limite.

NELLA RIPRESA il Gubbio, subito in dieci per l’espulsione di Esposito, subiva il terzo gol (17’) con una splendida conclusione a girare di Donnarumma. Provava a reagire Acori ridisegnando i suoi con gli ingressi di Luciani e Regolanti, ma l’espulsione dell’ex frusinate chiudeva ogni discorso. Anzi al 44’ Guccini vedeva in un contatto in area D’Anna-Lapadula il rigore. Petrella faceva poker. Ed ora il Gubbio deve essere bravo a lasciarsi alle spalle una giornata non fortunata.

1-4

GUBBIO (4-3-3): Iannarilli; Rosato (s.t. 16’ Luciani), Galuppo, Lasicki, D’Anna; Esposito, Loviso, Guerri; Mancosu, Cais (s,t, 16 Regolanti), Marchionni (s.t, 30’ Vettraino). A disp. Citti, Manganelli, Casiraghi, Domini, Vettraino. All. Acori. TERAMO (5-3-2): Tonti; Scipioni(s.t. 35’ Brugaletta), Caidi, Speranza, Perrotta, Masullo; Di Matteo (s.t. 37’ Bucchi), Amadio, Cenciarelli, Masullo; Lapadula, Donnarumma (s.t. 22’ Petrella). All. Vivarini. Arbitro: Francesco Guccini di Albano Laziale Marcatori: p.t. 19 Mancosu, 39’ Donnarumma, 42’ Lapadula; s.t. 17’ Donnarumma, 29’ Petrella (rig.) NOTE: Espulso al 7’ del s.t. Esposito per doppia ammonizione, 20’ Regolanti per fallo di reazione su Caidi.