
L’esultanza a fine gara (Foto Crocchioni)
Grinta, sacrificio, testa, gambe e quel pizzico di fortuna che chiude il cerchio: è così che il Perugia stende la Torres, squadra ostica, tosta, terza forza del campionato e regina dei blitz. Con un autogol di Dametto, su tiro di Torrasi, il Perugia sblocca. E poi conserva. E mette in archivio il terzo risultato utile consecutivo, sette punti in tre gare che regalano serenità e un pizzico di ambizione in vista del rush finale. Il Perugia non brilla per spettacolo, ma questo adesso è secondario. Intanto la continuità e la solidità, con la ruota che inizia a girare, schiarite dopo tanta nebbia.
La gara. Cambia Cangelosi per la sfida con la Torres. Ripete la difesa a tre, proposta alla sua prima a Chiavari, e nella ripresa contro il Milan Futuro, inserisce Marconi dopo tantissima panchina, e Bartolomei in regia al posto di Joselito. Il Perugia vuole allungare in classifica e dopo appena due minuti ha la chance per passare: Torrasi verticalizza sulla corsa di Mezzoni, cross al centro, Marconi in scivolata, dal dischetto, alza troppo. La Torres sa, però, quando colpire, aspetta il momento giusto per proporsi, soprattutto con Varela. Davanti i sardi si scambiano, Varela, Zamparo e Fischnaller provano a dare pochi riferimenti alla difesa biancorossa che però non sbanda. La sfida si sviluppa in avvio sulla fascia destra biancorossa, ma con il passare dei minuti sale l’intensità anche della corsia mancina. E proprio dal versante sinistro, con Torrasi, arriva la rete del vantaggio con la complicità, decisiva del ginocchio di Dametto che la mette alle spalle di Zaccagno (28’). La Torres prova a riorganizzarsi, la chance pià ghiotta arriva sulla testa di Zamparo al 42’ che raccoglie un un cross di Fischnaller, con la palla che si spegne di poco a lato.
Poco dopo l’inizio della ripresa, all’8’, Cangelosi toglie un generoso Marconi e un fortunato Torrasi e inserisce Matos e Joselito. E proprio il giovane centrocampista 18’ ci prova dalla distanza. Cangelosi cambia ancora, Leo subentra a Mezzoni, anche in vista della gara di sabato con il Legnago Salus, mentre Agosti rileva Bartolomei che esce infortunato. Greco, invece, cambia per provarci. Scotto prova a bruciare sul tempo Amoran (30’), ma il difensore è attento. Cangelosi sceglie di compattare ulteriormente il Grifo, con Leo, Agosti e poi Yabre (al posto di Kanoute). Ma è Gemello che nel finale è pronto a neutralizzare un colpo di testa ravvicinato di Scotto.
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