FRANCESCA MENCACCI
Sport

Il Grifo va avanti ancora con Formisano . Ma ora Pesaro diventa tappa decisiva

Confronto serrato a Pian di Massiano. Il tecnico: "Se mi sento in discussione? Sì, il calcio è uno sport legato ai risultati".

Il Grifo va avanti ancora con Formisano . Ma ora Pesaro diventa tappa decisiva

Il tecnico biancorosso Alessandro Formisano

Il Perugia va avanti con Alessandro Formisano. Il presidente Faroni, dopo la rovinosa quanto pericolosa sconfitta con il Rimini, ha deciso di confermare l’allenatore. A Pian di Massiano si è tenuto un confronto serrato, ma non sono stati presi proveddimenti. Appare scontato che la prossima tappa, quella di Pesaro, sarà decisiva per la panchina anche perché la piega che sta prendendo il campionato non è bella. Parlare di campionato di transizione, per il cambio avvenuto in società a ridosso della stagione, può essere molto pericoloso, oltre che un grande alibi. La squadra è in sofferenza anche per le pesantissime assenze, ma quando sarà a pieno regime può competere per posizioni almeno interessanti in questa serie C, diversa da quella della scorsa stagione.

Detto questo, il presidente Faroni rimanda la sua prima decisione da quando è in carica. Starà alla squadra, lunedì a Pesaro, non fargli cambiare idea. Perché lunedì serve una svolta: i biancorossi hanno conquistato sei punti in sei partite, soprattutto due nelle ultime quattro. Il Perugia si trova in fondo alla classifica e se le cose non cambieranno, qualche decisione andrà presa. Difficile pensare che sulla scelta possa pesare il lungo contratto del tecnico: un gruppo che subentra avrà sicuramente messo in preventivo l’ipotesi di un cambio.

"Se mi sento in discussione? Togliamo gli alibi. Qualsiasi allenatore lo è: il calcio è uno sport legato solo al risultato", aveva detto il tecnico dopo il ko con il Rimini. Anche se l’attenzione di Formisano era sulle scelte arbitrali. " Difficile commentare una partita completamente indirizzata dagli episodi e dalla scelte arbitrali. C’era un fallo clamoroso su Matos prima del loro gol. Poi abbiamo ricominciato a macinare gioco e non ci è stato dato un rigore clamoroso su Bacchin. In quell’occasione è arrivata l’espulsione di Matos che mi ha giurato di non aver offeso l’arbitro. A quel punto la partita era indirizzata".

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