FRANCESCA MENCACCI
Sport

Il Perugia rialza la testa e guarda avanti: "Godiamoci le vittorie, altrimenti è dura"

L’elogio del tecnico Zauli al difensore: "Per Dell’Orco mi tolgo il cappello, un leader che ha giocato col ginocchio gonfio" .

L’attaccante biancorosso Daniele Montevago

L’attaccante biancorosso Daniele Montevago

Quattro punti nelle prime due gare del 2025. Un biglietto da visita interessante quello del Grifo in vista del girone di ritorno. E Lamberto Zauli difende la sua creatura quando viene attaccata oltremisura. "Nel primo tempo, una squadra abituata a palleggiare non ha mai palleggiato – ha esordito il tecnico -. Nel primo quarto d’ora della ripresa avremmo potuto fare il secondo gol. Da una punizione su calcio lungo il Carpi ha avuto un calcio d’angolo e Gemello ha fatto un miracolo, poi il rigore nasce su un errore tecnico che può succedere. Ma dire che il Perugia non ha meritato la vittoria è troppo. Certo, dobbiamo migliorare senza ridare pigolo a un avversario in difficoltà, ci è mancato quello". La squadra è in via di guarigione, o meglio con alcuni giocatori guariti sta mostrando un volto più vero. Ma ci sono le scorie del passato. "Poi abbiamo avuto paura di pareggiarla, per noi ora la vittoria pesa, ci viene il braccino del tennista". E allora arriva anche il piccolo sfogo del tecnico. "Quando vinciamo godiamocela altrimenti diventa davvero difficile – aggiunge Zauli – Da quando sono arrivato sento parlare i ragazzi anche inconsciamente in maniera un po’ negativa, e questa cosa non mi piace. Solo noi possiamo cambiare la nostra idea. Vogliamo essere ottimisti. La vittoria può servire a togliere nella nostra testa il pensiero negativo, il pessimismo che ci portiamo dietro. Stiamo lottando per cercare di migliorare. Nei ragazzi vedo lo spirito di voler essere squadra, stiamo trovando un po’ di continuità. Vedo una crescita".

L’elogio a Dell’Orco. "Mi emoziona. Un leader, un giocatore che non gioca da maggio, che ha un ginocchio grande come una testa, non a caso ho fatto scaldare Amoran prima della partita e per tutta la partita. Ma non è uscito, ha guidato tutti fino alla fine. Morirei per uno come Dell’Orco. Sono felice di averlo conosciuto, mi trasmette orgoglio, mi tolgo il cappello. Chapeau".

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