ALBERTO AGLIETTI
Sport

Lube Civitanova trionfa su Sir Perugia e vola in finale scudetto

La Lube Civitanova vince la semifinale contro Sir Perugia, eliminandoli dalla corsa scudetto in una partita emozionante.

La Sir Perugia raccolta intorno al tecnico Angelo Lorenzetti

La Sir Perugia raccolta intorno al tecnico Angelo Lorenzetti

SIR PERUGIA 1LUBE CIVITANOVA 3(29-27, 19-25, 17-25, 22-25)

PERUGIA: Ben Tara 15, Ishikawa 13, Solé 10, Semeniuk 7, Loser 7, Giannelli 2, Colaci (L1), Plotnytskyi 3, Herrera, Cianciotta, Zoppellari. N.E. – Candellaro, Usowicz, Piccinelli (L2). All. Angelo Lorenzetti.

CIVITANOVA MARCHE: Lagumdzija 18, Bottolo 16, Nikolov 16, Gargiulo 11, Chinenyeze 6, Boninfante 1, Bisotto (L1), Hossein Khanzadeh 3, Dirlic, Balaso. N.E. – Loeppky, Orduna, Podrascanin, Tenorio (L2). All. Giampaolo Medei.

Arbitri: Umberto Zanussi (FE) ed Andrea Pozzato (BZ).

SIR (b.s. 21, v. 6, muri 7, errori 10).

LUBE (b.s. 23, v. 17, muri 6, errori 7).

PERUGIA — Il primo lungo applauso, dopo il minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco, sentito e commosso da parte di tutti i cinquemila spettatori presenti al palasport. Il secondo applauso, dopo il fischio finale che sancisce la fine della semifinale, liberatorio e gioioso da parte dei tifosi della Cucine Lube Civitanova. I marchigiani vincono la ’bella’ e vanno in finale, la Sir Perugia è fuori dalla corsa scudetto. In mezzo due ore di lotta tecnicamente non eccelsa ma agonisticamente appassionante, che ha regalato tante emozioni.

La sconfitta casalinga in gara-cinque dello spareggio è più colpa dei block-devils che non merito degli avversari. Una Sir Susa Vim Perugia apparsa poco convincente, come nelle ultime prove, stanca e in difficoltà soprattutto in ricezione. Gli ospiti giocano la partita del cuore e confermano il cambio d’inerzia della serie, provocando un dispiacere agli umbri. I padroni di casa, che avevano giocato magnificamente il primo ed il secondo atto della sfida, sono costretti alla resa dalla formazione marchigiana che ha sempre avuto il pallino del gioco in mano e non ha mai dato l’impressione di cedere. I bianconeri soffrono il servizio avversario e pagano la cattiva giornata di Semeniuk, finendo al tappeto. Tra i titolari non c’è Plotnytskyi, al suo posto Ishikawa. In avvio c’è nervosismo con tanti errori in battuta, i padroni di casa rincorrono sempre e perdono contatto quando subiscono due ace da Hossein Khanzadeh (17-21). Entra Plotnytskyi e migliora la difesa, poi Ben Tara piazza l’ace del pareggio (23-23). Allo sprint un suo muro fa mettere in naso avanti e Semeniuk approfitta di una palla vagante firmando l’uno a zero. Alla ripresa sono gli errori altrui ad agevolare gli ospiti (7-10). La ricezione salta completamente e si apre una voragine (13-20). La squadra è in affanno ci sono tante sostituzioni ma ormai il pareggio è inevitabile. Nel terzo frangente l’entusiasmo dei civitanovesi pare favorirli, Lagumdzija suona la carica (9-16). Affiora un po’ di scoramento tra i bianconeri che non riescono più a fare nemmeno le cose semplici. Quarto periodo con Ishikawa che prova a scuotere i suoi (8-5). I problemi in ricezione continuano e il punteggio torna in asse (10-10). Ben Tara ha crampi ad un polpaccio ed entra Herrera. I locali tornano avanti ma sul 20-18 subiscono cinque punti consecutivi (20-23). Manca la grinta e la lucidità, Civitanova crede nell’impresa e trionfa.

Alberto Aglietti

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