Continuano gli esperimenti di Lamberto Zauli, dettati dalla necessità di farsi un’idea della rosa a disposizione ma anche dagli infortuni dell’ultima ora. E così, la grande chance della Coppa Italia sfuma per meriti dell’Arezzo e demeriti del Perugia. "Gli infortuni sono tanti e ho pensato anche di dividere le fatiche in vista di Sestri, anche per far sentire dentro alcuni ragazzi – ha spiegato l’allenatore nel dopo gara – . Non c’è stata una risposta di squadra, questo è vero, contro un avversario che invece ha utilizzato tanti titolari e che ha sfruttato errori che gli hanno agevolato la partita".
E sulla differenza di approccio sbagliato, Zauli spiega.
"In realtà loro sono venuti a pressarci più alti e noi non ci siamo fatti trovare pronti, si può anche soffrire per 20′ l’approccio determinato di un avversario, non ci sta però subire due gol in quel modo".
Il Perugia esce dalla Coppa Italia contro lo stesso avversario che in campionato era stato battuto con merito.
"Venivamo da un’ottima partita – spiega ancora il tecnico _ , ma stavolta abbiamo fatto bene solo a tratti. Ho cambiato abbastanza, è vero, d’altro canto non si poteva fare altrimenti. Giraudo ha accusato un problemino e Plaia lo stesso, non potevamo rischiare di perderli. Quei due gol subiti dopo 15′ hanno connotato sin troppo la partita, eppure dopo il 2-0 la squadra mi è piaciuta nella reazione. Ci abbiamo provato, abbiamo attaccato con intensità e riempito l’area, un gol ci avrebbe permesso un approccio diverso nella ripresa. La squadra invece non mi è piaciuta con le due punte: dobbiamo lavorare molto e ne prendo atto perché ci siamo appiattiti".
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