
Domenico Puccilli, istruttore di Padel
Terni, 15 luglio 2021. Padel: tra sport, divertimento, fenomeno di massa e, perché no, business. Clamoroso lo sviluppo di una disciplina fino a cinque anni fa praticamente sconosciuta. Almeno cinquemila, oggi, i praticanti in Umbria: dai tesserati agli amatoriali. Cinquantuno, in tutta la regione, i Circoli Padel affiliati alla Federazione italiana tennis (Fit), l'ente di riferimento; senza considerare i Circoli non affiliati dove il Padel si gioca comunque. Solo a Terni, sono non meno di venticinque i campi i cui è possibile praticare la disciplina, che dilaga in tutta Italia.
Ne parliamo con Domenico Puccilli, ex atleta professionista, istruttore Padel di secondo livello, tra i primissimi a portare questo sport sul territorio ternano. “Il Padel si è affacciato dalle nostre parti nel 2016 e non si è più fermato - spiega Puccilli -. I tesserati in tutta la regione sono passati da 420 ai 1629 attuali. A questi vanno aggiunti i giocatori amatoriali, che anche loro hanno una propria organizzazione, il Movimento sportivo popolare (Msp), e che portano il totale ad almeno cinquemila praticanti”.
Quali i motivi di successo di questo sport?
“E' di facile pratica, intuitivo, fa divertire e sviluppa la socializzazione. Si gioca in quattro, due contro due, coinvolge dai bambini agli anziani ed è obiettivamente semplice, soprattutto a livello amatoriale. Poi è chiaro, se si sale di livello anche la pratica è più complicata. Va poi detto che l'emergenza sanitaria ha contribuito al suo sviluppo: per mesi è stato uno dei pochissimi sport praticabili”.
Tantissime donne e ragazze, come mai?
“Non è uno sport di pura forza, quindi uomo e donna possono giocare benissimo tra loro. E' di facile apprendimento e può avvicinare anche chi non ha dimestichezza con gli sport in genere. E non va sottovalutato l'aspetto della socializzazione, che forse è il più importante”.
Chi non ha mai giocato a Tennis può cimentarsi con il Padel?
“Assolutamente sì. Forse un principiante può essere avvantaggiato se ha già giocato a Tennis, ma più si va avanti e più emerge che Tennis e Padel sono discipline diverse”.
Quali i prossimi obiettivi?
“Stiamo sviluppando i settori giovanili, ancora da noi è uno sport per adulti ma cerchiamo di coinvolgere quanti più giovani possibile. Il giocatore di Padel qui da noi è ancora visto come un ex tennista, ma questo di certo non succede nella patria della disciplina, la Spagna, seguita dall'Argentina, dove la pratica inizia da giovanissimi”.