Perugia, a Pescara un mare di rimpianti . In casa della capolista è solo pareggio

Nonostante una squadra spuntata (Seghetti e Montevago non sono partiti), i biancorossi nella ripresa confezionano occasioni a raffica

Perugia, a Pescara  un mare di rimpianti . In casa della capolista è solo pareggio

Il giovane del Grifo, Matteo Polizzi

PESCARA - In casa della capolista dell’ex Baldini finisce 1-1 con Gemello spettatore e Plizzari protagonista. Alla fine il Perugia se ne va da Pescara con un mare di rimpianti. Perché nonostante una formazione in grande emergenza in attacco, si concede il lusso di sprecare più che può in una ripresa dominata in casa della prima della classe. Un peccato, perché il Grifo di Formisano, dopo un primo tempo di attenzione e di studio, si prende il campo nella ripresa e va a un passo dal vantaggio nell’ordine con Cisco, Polizzi e Matos. Senza contare il danno subito nel primo tempo quando l’arbitro dà una lettura errata del fallo di Brosco su Bacchin lanciato a rete. Alla fine i biancorossi tornano a casa con un punto ma anche con tante certezze. Spuntato al massimo: senza Sylla, con Montevago e Seghetti che non sono saliti sul pullman, ieri mattina, Formisano si affida all’inedita coppia Bacchin-Polizzi per scardinare la difesa del Pescara e per spazzare via qualche fantasma. Di Maggio, una maglia dall’inizio, ha il doppio compito di assistere i giocatori più avanzati e di dare una mano a Bartolomei e Torrasi. Contro l’ex Baldini che punta alla vetta della classifica, il Perugia deve trovare un cambio di passo lontano da casa. Sulla carta le due squadre si affrontano libere e ariose ma a ritmo non intenso e almeno nella prima parte il match è piuttosto piatto, con il Pescara che trova di fronte una squadra organizzata che ne limita le scorribande. Dopo venti minuti latitano le occasioni, ma al 27’ il Perugia ha un sussulto, quando Bacchin scappa via e lanciato a rete viene steso da Brosco. Il fallo sembra evidente, ma per l’arbitro non c’è nulla. Decisione almeno discutibile che avrebbe potuto cambiare le carte in tavola in favore della squadra di Formisano. Una svista che si somma ad altre scelte particolari della giacchetta nera di Ostia Lido. Lo spartito più suonato è quello che vede il Pescara cerca di arrivare dalle parti di Gemello palla a terra, con i biancorossi, invece, che si rifugiano spesso sui lanci lunghi per la gamba degli esterni e per le punte veloci. A fine primo tempo, tra il fallo su Bacchin e una conclusione di Crialese, c’è poco altro da raccontare. Ma la ripresa è tutta un’altra storia. Nel secondo tempo l’equilibrio si spezza: il Perugia alza il baricentro, guadagna metri, cerca di più la manovra e nei primi quindici minuti confeziona due occasioni importanti. Al 5’ il Grifo va vicino al vantaggio con Cisco che entra in area, conclude ma Plizzari respinge come può. Al 15’ la chance più ghiotta: Polizzi, su assist di Lisi, perde l’attimo e consegna la palla a Plizzari da posizione favorevolissima. NDentro Matos e il brasiliano ci prova due volte: destro a fil di palo (30’) e conclusione dal limite di potenza deviato da Plizzari (35’). Del Pescara nessuna traccia.

Francesca Mencacci

Continua a leggere tutte le notizie di sport su