
Il direttore sportivo Mauro Meluso
La volontà di confermare Vincenzo Cangelosi e la stessa volontà di portare "almeno il Perugia in serie B". Mauro Meluso, legato al Grifo fino al 2027, a Fuori Campo, ha parlato di presente e di futuro. "C’è la volontà di confermare Cangelosi. Ci rivedremo nei prossimi giorni per discutere un prolungamento contrattuale e programmare la prossima stagione. Siamo molto contenti del suo operato e le ultime partite non saranno decisive ai fini della riconferma. Quando lo abbiamo scelto, non lo abbiamo preso alla cieca".
Ma intanto c’è una stagione da chiudere almeno dentro la griglia play off. "In questo momento mi viene difficile parlare di futuro perché credo che possiamo raggiungere i playoff. Cangelosi ad Arezzo ha pensato di osare un po’ e probabilmente la squadra non era ancora pronto. Ma la striscia di risultati positivi ottenuta prima di Arezzo non è casuale. I ragazzi hanno seguito alla grande il tecnico. I problemi fuori casa? A Terni e Chiavari i segnali erano stati positivi, Arezzo invece è stato un incidente di percorso che ci farà riflettere. I momenti negativi ti danno spunti per il futuro".
Chiusa la stagione, si penserà al futuro, capire quelle che sono le ambizioni del club, se si lavorerà per arrivare in testa o per lottare per i primi posti. "La situazione qui è simile a quando sono arrivato a Lecce. Non sono venuto qui perché ero in cerca di un contratto, ma perché ho avuto delle rassicurazioni esterne di venire a lavorare con persone serie. Mi ero informato, anche tramite conoscenze che ho in Argentina. Io qui voglio costruire qualcosa e ho pensato che ci fossero le potenzialità per farlo. Attraverso, però, un metodo sostenibile. A Lecce il secondo anno, quello della promozione in B, abbiamo speso, costo azienda, 4,3 milioni nel 2017. Io voglio portare questo club almeno in Serie B. Per me l’anno zero comincia a luglio, se non dovessimo salire quest’anno. Ovviamente noi cercheremo di fare una squadra per arrivare primi, ma non è detto che ci si riesca. Questi sei mesi sono serviti per creare una base sulla quale costruire".
Si parla di sostenibilità, ma allora la società come si porrà di fronte ad eventuali offerte per giovani interessanti di proprietà come Joselito, Giunti, Montevago? "I giocatori forti cercheremo di trattenerli – conclude Meluso – , a meno che non siano loro a voler andare via. Quando parlo di calcio sostenibile non significa che non spenderemo ma significa di non arrivare a dover portare i libri contabili in tribunale. Tre o quattro elementi bisogna prenderli di livello alto".
Francesca Mencacci
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