
Sarà una partita molto particolare quella tra Pescara e Gubbio di domenica sera. Un po’ perché entrambe cercano punti per chiudere al meglio la regular season, un po’ perché quelle che si affronteranno domani allo stadio "Adriatico" sono le uniche due squadre ad aver vinto sia all’andata che al ritorno contro la Lucchese e che dunque seguono con attenzione lo sviluppo della vicenda relativa al fallimento dei rossoneri. In caso di esclusione dal campionato, infatti, Gubbio e Pescara vedrebbero togliersi sei punti ciascuna: un "malus" significativo, soprattutto a questo punto della stagione. La bravura dei rispettivi tecnici, Fontana e Baldini, dovrà essere anche quella di far concentrare i giocatori sul calcio giocato e non delle questioni amministrative, delle quali se ne occuperanno gli organi competenti.
La sfida è accesa anche sul rettangolo verde, perché le filosofie dei due allenatori si assomigliano molto: sia il tecnico calabrese che quello toscano prediligono un approccio offensivo al match, cercando di mantenere costantemente il possesso e il controllo del gioco attraverso un 4-3-3 molto fluido e che cambia anche a seconda degli interpreti in campo. Idee, tuttavia, che potrebbero scontrarsi con la condizione atletica delle due squadre, che è tutta da verificare viste anche le temperature che si alzano, il calendario che passa e la fatica che aumenta. Il Pescara, inoltre, è in un momento sicuramente non positivo. L’ultima vittoria risale all’11 marzo scorso contro il Pontedera, ma da lì in poi un pareggio e ben tre sconfitte consecutive, l’ultima delle quali tre giorni fa contro l’Arezzo nel recupero della 34esima giornata.
Federico Minelli
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