Da qualche parte si deve ricominciare. Dopo aver toccato il fondo nella trasferta con il Pineto, i biancorossi hanno l’occasione giusta per provare a dare una scossa a questa stagione infelice: il derby con l’Arezzo. A confortare l’allenatore Lamberto Zauli ci sono i recuperi di alcune pedine-chiave e i precedenti. Perché sul campo di Perugia, l’Arezzo ha sempre dovuto lottare, soffrire e spesso soccombere. Il bilancio dei precedenti lo conferma in modo inequivocabile: 31 partite giocate, 17 vittorie biancorosse, 13 pareggi e un solo colpaccio amaranto che risale al 15 giugno 1986.
Nell’ultimo precedente, una stagione fa in serie C, finì 1-1 con rete di Vazquez per il Grifo di Formisano. Per non lasciare nulla al caso, il tecnico del Perugia ieri ha raddoppiato il lavoro: doppia seduta di allenamento per i biancorossi con buoni riscontri. Già, perché Angella e Montevago stanno riprendendo il lavoro e mandano segnali.
L’attaccante è sicuramente più avanti e salvo, colpi di scena che non sono auspicati in tal senso, sarà al centro del reparto offensivo per la gara di venerdì sera sotto i riflettori. Non sarà della partita, invece, Seghetti: per l’attaccante si aspettano le risposte degli accertamenti per quantificare i tempi di recupero. In difesa, invece, veramente in sofferenza per disponibilità e anche per prestazione, Zauli può tirare un sospiro di sollievo. Perché oltre al capitano Angella che si avvicina al rientro, l’allenatore potrà contare sui rientri di Amoran (che ieri era presente già in campo) e Plaia (atteso oggi). Atteso anche Di Maggio dopo la convocazione con l’Under 20. Insomma le basi per rimettere in piedi la situazione ci sono. A contare, più che mai, saranno le scelte, dopo quelle sbagliate, ma in parte obbligate, contro il Pineto. Zauli dopo quattro partite dovrebbe avere le idee più chiare su quelli che sono i giocatori al momento più in forma (fisicamente e psicologicamente) per risollevare le sorti di una stagione deludente e pericolosa.
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