Quattro sconfitte consecutive non si vedevano da tempo, erano maturate sul finale di due stagioni fa, ma la Sir Sicoma Monini Perugia si è tragicamente ripetuta. Diversa è la situazione di partenza, stavolta ci sono gli infortuni a mitigare le arrabbiature ma le delusioni sono le stesse. I block-devils hanno perso in casa nella gara conclusiva della fase a gironi di Champions League per mano di una Ankara per nulla trascendentale, e devono leccarsi di nuovo le ferite. Quello che invece ha fatto infuriare il presidente Gino Sirci è la presenza di un numero di spettatori minore del solito: "Non abbiamo avuto il consueto apporto del pubblico, sugli spalti erano meno delle altre volte. Vedo che i media locali prestano poca attenzione alla squadra che è prima in classifica e le dedicano spazi di contorno".
Parlando della partita di mercoledì non si può non commentare l’ennesima sconfitta. "Abbiamo incontrato una squadra che si è recentemente rinforzata, ma in Turchia avevamo vinto per tre a zero, per cui se giocavamo come sappiamo la squadra avrebbe avuto la meglio. Invece, abbiamo avuto alti e bassi, Ishikawa ha battuto il ginocchio e c’è stata un’interruzione che ci ha fatto perdere un po’ la concentrazione. Il fatto che eravamo già qualificati, poi, ci ha tolto un po’ di stimoli. Ora il calendario ci riserva lo scontro con Monza nei quarti di finale, la cosa buona è che non faremo tanta strada ed eviteremo un viaggio lungo".
Si torna a guardare alla superlega maschile, domenica arriva Taranto che è in piena lotta per non retrocedere. "Sicuramente sarà una partita molto intensa, sono certo che saremo pronti a giocare. Ho visto un bellissimo Ishikawa a tratti, ho visto un Ben Tara un po’ a singhiozzo, stiamo provando a tornare quelli della fine del 2024. La cosa che più ci manca è il fondamentale della battuta che in questo momento è poco incisiva. Ad ogni modo, complessivamente, sono ritenermi soddisfatto. Certo, se vincevamo era meglio".
Il periodo che stanno vivendo i block-devils è quello cruciale della stagione. "Bisogna avere tanta pazienza. Non dobbiamo dare una spiegazione a tutto quello che succede, quattro sconfitte di fila sono frutto della casualità, non creano dubbi in noi. C’è da dire che abbiamo notato cose positive, i numeri in attacco sono stati prossimi al 60%. L’allenatore ha cambiato il gioco, rendendolo più rapido, abbiamo fatto molto meglio, in attacco, c’è stato un miglioramento, sulla battuta invece dobbiamo ancora migliorare, alcuni giocatori non rischiano, questo non va bene. Forse il fatto di non aver vinto ci dà una sensazione di incompiuti. Quella dei turchi è stata una vittoria rocambolesca".
Gli infortuni sono stati tanti ma una spiegazione unica non esiste. "Sono tutti eventi di matrice differente, la sensazione è che la squadra sia giù fisicamente, la battuta potrebbe essere più efficace, gli infortuni ce l’hanno tutti. Perugia, oltretutto, ha una panchina lunga. Siamo stati un po’ sfortunati e disattenti, non c’è da allarmarsi. Di certo chi entra deve avere un atteggiamento positivo e non un muso lungo". Il mercato? "Abbiamo dei veri senatori, dei giocatori che fanno bene, non vedo il motivo da prendere altri".
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