
I giocatori della Sir si abbracciano. Sotto il capitano Simone Giannelli
SIR SUSA VIM PERUGIA
3
LUBE CIVITANOVA
0
(25-22, 25-19, 25-22)
PERUGIA: Plotnytskyi 14, Ben Tara 10, Semeniuk 10, Loser 8, Solé 7, Giannelli 2, Colaci (L1), Herrera, Cianciotta, Piccinelli (L2). N.E. – Zoppellari, Ishikawa, Candellaro, Usowicz. All. Angelo Lorenzetti e Massimiliano Giaccardi.
CIVITANOVA MARCHE: Lagumdzija 16, Nikolov 10, Chinenyeze 4, Boninfante 3, Bottolo 1, Podrascanin 1, Bisotto (L1), Loeppky 4, Gargiulo 1, Hossein Khanzadeh, Dirlic, Orduna. N.E. – Tenorio, Dolcini (L2). All. Giampaolo Medei e Romano Giannini.
Arbitri: Massimiliano Giardini (VR) e Marzo Zavater (RM).
SIR (b.s. 16, v. 3, muri 8, errori 7).
LUBE (b.s. 17, v. 6, muri 6, errori 7).
PERUGIA — La semifinale dei play-off comincia bene, di fronte ad un palasport quasi esaurito (4’738 spettatori) la Sir Susa Vim Perugia dà il meglio di sé e mette a segno il primo punto. Il temutissimo confronto contro la rivale storica di tante battaglie si risolve in maniera più agevole di quanto fosse lecito attendersi. In gara-uno crolla una Cucine Lube Civitanova che ha viaggiato senza troppa convinzione. I block-devils ritrovano le prestazioni dell’opposto Ben Tara e del martello Semeniuk, notizie di non poco conto, ma il migliore in campo è Colaci. Dopo il fischio iniziale gli ospiti cercano di sganciarsi e vanno avanti di tre lunghezze, complice un approccio non ideale di Plotnytskyi che sbaglia due attacchi ed una ricezione, ma poi Giannelli comincia a giocare al centro e recupera il gap (7-7). La battuta non incide ma l’attacco comincia a carburare con Ben Tara che sale in cattedra e permette di portarsi a condurre (11-10). Malgrado i bianconeri siano più fallosi dei rivali la seconda fase va via più sciolta, tanto che i marchigiani sono costretti a cambiare qualcosa operando diverse sostituzioni (16-13). Il momento decisivo arriva su un doppio muro consecutivo che procura tre palle-set (24-21). È poi Semeniuk a sancire l’uno a zero. Invertiti i campi Plotnytskyi e Ben Tara provano a sbloccare subito, complici i video-check che danno ragione a Lorenzetti (9-6). I cucinieri rimontano ed agganciano ma poi è ancora il muro di Solé a bloccare il nemico e far ripartire i suoi (14-11). Perugia sente che è il momento giusto e spinge sul gas dai nove metri costringendo all’errore gli avversari (19-14). Non cambia più l’inerzia ed è Solé con uno strepitoso kong-block a definire il due a zero fermando Gargiulo. Il terzo frangente comincia combattuto ma si mette male quando Lagumdzija si presenta dai nove metri infilando servizi velenosi (12-16). A rispondere con la stessa moneta è Semeniuk che fa sentire il fiato sul collo e il muro di Loser aggancia (19-19). Finale incandescente con il pubblico che trascina Perugia al successo.
Alberto Aglietti
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