
Angelo Lorenzetti, coach della Sir Perugia, con la sua squadra
di Alberto AgliettiPERUGIAInghiottito il boccone amaro adesso bisogna pensare ai prossimi appuntamenti. Martedì prossimo inizia la serie dei play-off per il terzo posto, obiettivo da non fallire perché mette in palio l’accesso alla prossima Champions league. Per la Sir Susa Vim Perugia, che dovrà affrontare a fine maggio la final-four della più prestigiosa competizione continentale, si tratta di partite dalla grande attendibilità tecnica. La serie al meglio delle tre partite vede avversaria Piacenza (estromessa dalla lotta scudetto in tre partite da Trento), con i block-devils che giocano la prima e l’eventuale bella in casa in virtù della miglior classifica nella stagione regolare. La seconda sfida è in programma invece per sabato 3 maggio, sempre alle ore 20,30 sul campo degli emiliani. L’eventuale gara-tre di spareggio si giocherebbe sabato 10 maggio al palasport di Pian di Massiano. I bianconeri del presidente Gino Sirci sono tornati al lavoro per cercare di individuare le aree di miglioramento del loro gioco. Di certo la tifoseria si attende una reazione dalla squadra perugina che non si è espressa sui suoi abituali livelli e che sta rischiando di vanificare la stagione. Spesso nell’epilogo della stagione si registra un peggioramento e la squadra bianconera diventa l’ombra di sé stessa. Cambiano gli allenatori, cambiano i giocatori ma la costante che rimane è l’involuzione nel gioco e, soprattutto, nella personalità. Al termine della semifinale scudetto l’allenatore Angelo Lorenzetti non ha accampato scuse: "A un certo momento questa partita è cambiata, soprattutto nei fondamentali di battuta e ricezione. È stata una gara diversa dalle precedenti, dove gran parte delle cose che ci eravamo detti le abbiamo fatte bene, a parte forse un po’ certe situazioni di muro. Per il resto in ricezione siamo andati sotto. Con un giocatore abbiamo preso il 70% dei break e dopo lì devi replicare la prestazione con qualcuno dei tuoi oppure fai fatica. Fisicamente non abbiamo problemi, il fatto è che siamo andati sotto in un fondamentale che dà inizio ad ogni azione, quindi non abbiamo saputo rialzare la testa. Ora non dobbiamo pensare alla Champions league, prima c’è la finale terzo e quarto posto".
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