
Gino Sirci, presidente della Sir Susa Vim Perugia
di Alberto AgliettiPERUGIAA scadenze più o meno regolari si ripete la storia, l’epilogo della stagione non rispecchia l’andamento avuto durante il campionato e la Sir Susa Vim Perugia diventa l’ombra di sé stessa. Cambiano gli allenatori, cambiano i giocatori ma la costante che rimane è l’involuzione nel gioco e, soprattutto, nella personalità. I block-devils hanno perso per mano di una Civitanova Marche che ha sfruttato le numerose lacune altrui. La battuta dei marchigiani ha fatto la differenza, ma sarebbe meglio dire che la ricezione bianconera ha fatto pena. Il centrale argentino Sebastian Solé ha provato a spiegare: "È un peccato. Ovviamente tutti quanti noi, la gente, la società, vuole sempre arrivare fino alla fine. Mi spiace, mi spiace veramente. Non lo so cosa è mancato. Tecnicamente non lo so, bisogna andare a studiare le statistiche e i video. Sono stati sicuramente un pochino più decisi in battuta mi sembra. Ma anche in attacco abbiamo avuto occasioni che magari non siamo riusciti a concretizzare, che magari ci avrebbero tirato su il morale. L’abbiamo lottata fino alla fine, però magari in queste partite ogni dettaglio ti può far vincere e purtroppo alcuni di questi dettagli non siamo riusciti a farli bene. Io penso che non dobbiamo buttare via tutto il lavoro che abbiamo fatto, perché le sconfitte arrivano, prima o poi arrivano, sempre. Abbiamo ancora due obiettivi, la serie per il terzo posto che serve a cercare di conquistare il pass per la massima rassegna continentale della prossima stagione e una bella final-four di champions league, che sarà una bella esperienza sicuro. Adesso abbassiamo la testa un po’ perché è una bella botta, però da domani ci mettiamo un po’ al lavoro, a tirarci su perché alla fine il nostro lavoro l’abbiamo fatto. Tutti vogliamo vincere, mi dispiace ma è così".Il presidente Gino Sirci (nella foto) ha detto: "Abbiamo giocato come potevamo ma loro sono stati straordinari in battuta e non siamo riusciti a tenerli, hanno avuto continuità ottenendo dei filotti impressionanti. Abbiamo tenuto, abbiamo cercato di contrastarli, però la loro continuità è stata la loro forza. Bravi loro, noi ricominciamo da capo. Abbiamo ancora un trofeo da giocarci". In merito all’episodio avvenuto al temine della partita di giovedì, il numero uno del club è stato preso di mira dalla tifoseria ospite in maniera offensiva con insulti e ingiurie, ed ha reagito in maniera scomposta. "Malgrado le provocazioni e le ingiurie, mi scuso per il gesto che è scaturito da una reazione emotiva derivante dal momento. Comportamenti di cui non sono mai stato avvezzo e che non si sono mai verificati nel corso di tutta la mia vita da presidente. Ritengo comunque inopportuno il comportamento della tifoseria ospite che, in un momento in cui ci sarebbe stato solo da festeggiare la propria squadra, si è resa protagonista di un comportamento inusuale per l’ambiente pallavolistico".
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