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Ternana, più chiarezza sul futuro societario ’Rabona’ e D’Alessandro lasciano l’Ascoli

Il nuovo patron rossoverde ha ceduto le quote che deteneva nella compagine marchigiana. Ma resta in piedi il caso del dg Foresti

Stefano D’Alessandro, nuovo proprietario della Ternana

Stefano D’Alessandro, nuovo proprietario della Ternana

di Augusto Austeri

TERNI

Una mossa importante, che risolve alcuni dubbi emersi fin dalle prime ore del passaggio societario da Nicola Guida a Stefano D’Alessandro. La "Rabona", società di proprietà del nuovo patron-presidente rossoverde e del fratello, non detiene più la quota (seppure minima) dell’Ascoli Calcio. Dunque, decade la presunta incompatibilità con l’acquisizione dell’intero pacchetto azionario della Ternana Calcio.

Questa la nota ufficiale: "Rabona, titolare del 10% del pacchetto azionario della società Ascoli Calcio 1898 F.C. S.p.A., comunica che, in data odierna (ieri, n.d.r.) e stato formalmente esercitato il diritto di recesso ex art. 2437 c.c". Ora, al fine di rendere note le linee e le idee programmatiche, ma anche per fare chiarezza sulla rinuncia al diggì Diego Foresti e su eventuali (forse difficili) possibili ripensamenti in merito, questione che continua inevitabilmente a essere oggetto di acceso dibattito tra i tifosi, è auspicabile che Stefano D’Alessandro possa indire a breve la conferenza stampa che sarebbe stata rinviata in un paio di occasioni.

Sul campo, intanto, La squadra di Ignazio Abate continua a porte chiuse la preparazione in vista della gara con il Campobasso (lunedì al "Liberati", ore 20.30). Si confida nel recupero di Krastev, difensore centraleche, come spiegato dal tecnico rossoverde, è in grado di agire anche in mediana, reparto colpito da emergenza essendo out Aloi e Damiani. Alla guida dell’Ascoli che sarà di scena al "Liberati" domenica 13 ottobre, è invece arrivato Domenico Di Carlo. "La Ternana – ha detto in conferenza il nuovo tecnico, ex calciatore rossoverde – è la squadra più forte in assoluto per struttura e qualità, con giocatori che sono non solo da serie B, ma di buona B. Poi ci sono il Pescara capolista e la Torres. Noi dobbiamo essere tra le 5-6 squadre che se la giocano".

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