Trattative. Attesa oggi l’omologa del tribunale. La partita è chiusa definitivamente?

Con lo stralcio del debito si prevedono sviluppi. Il gruppo di Sciurpa. potrebbe non mollare la presa.

Attesa oggi l’omologa del tribunale. La partita è chiusa definitivamente?

Attesa oggi l’omologa del tribunale. La partita è chiusa definitivamente?

È attesa oggi l’omologa del tribunale sulla ristrutturazione del debito che consentirà al Perugia di alleggerirsi e poter ripartire con una situazione debitoria accettabile, di circa due milioni di euro. E almeno una questione potrà essere archiviata. Con l’omologa in mano il Perugia potrebbe anche uscire allo scoperto e chiarire quello che ha portato il gruppo-Sciurpa a scrivere una nota sulla trattativa e a tirarsi indietro. Ma il gruppo capitanato da Sciurpa realmente ha gettato la spugna? Le cose da chiarire non mancano. Dalle ultime pec che Santopadre e Sciurpa si sono scambiati non sarebbe emersa la volontà da parte del presidente del Perugia di chiudere le porte all’amministratore delegato di Vitakraft, piuttosto quella di sollecitare il gruppo ad andare avanti con gli accertamenti sui conti per poter poi formulare un’offerta definitiva che oggi è di 6,5 milioni di euro (comunque una cifra importante) ai quali andranno sottratti eventuali nuove voci se dovessero emergere dalla due diligence. L’offerta andrebbe incontro al presidente biancorosso sulle questioni sponsor tecnico e Academy, tanto care a Massimiliano Santopadre.

Quindi, con una cifra interessante sul piatto e con le due questioni risolte, cosa ha chiuso (o frenato) la trattativa?

Il nodo insormontabile potrebbe essere quello relativo alla richiesta da parte di Santopadre di conoscere i componenti della cordata che acquisteranno la società, prima di accettare la proposta. Probabilmente con l’omologa del tribunale in mano qualcosa si smuoverà. La sensazione è che il gruppo capitanato da Claudio Sciurpa non rinuncerà alla possibilità di acquisire le quote del Perugia anche se i tempi richiesti dalla cordata (tre settimane) impongono al Grifo di pianificare la prossima stagione. E poi c’è la holding del Lussemburgo che pare non si sia rassegnata di fronte al primo no e che potrebbe rilanciare. C’è anche lo stadio tra gli interessi del fondo?

Francesca Mencacci

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