Terni, 19 agosto 2024 - Tra alti e bassi in Consiglio comunale, ormai è cosa fatta. Anche a Terni, dall'inizio del 2025 sarà possibile custodire la memoria di Fido e Minù in un apposito cimitero. Dal Comune infatti è scattato il disco verde alla realizzazione sperimentale di un cimitero per animali d'affezione. Sono state individuate alcune aree all'interno del camposanto comunale (circa 900 metri quadrati) dove saranno ospitate circa 600 tumulazioni. "Potranno essere sepolti gli animali tenuti come compagnia, senza fini produttivi o alimentari", stabilisce il Comune. Cani e gatti, quindi, ma anche gli animali utilizzati per la pet therapy , mentre non ci sarà posto per animali più esotici tipo i rettili.
Le modalità: i nostri amici saranno sepolti a terra dentro apposite cassette di legno; i proprietari potranno apporre nel luogo di sepoltura una piccola lapide con foto e nome del pet defunto. Per concessione e tumulazioni ci saranno delle tariffe che vanno ancora stabilite, ma non saranno elevate, mentre starà ai proprietari pagare le spese per cassa, lapide e fotografia. Sempre da regolamento "la sepoltura avrà una durata limitata: dai 3 ai 5 anni (dipende dagli accertamenti in corso sulle caratteristiche del terreno), al termine dei quali l'animale verrà riesumato e posto in un ossario comune per lasciare il posto a un altro". E' stato spiegato che "al cittadino che vorrà tumulare il proprio 4 zampe sarà sufficiente recarsi direttamente agli uffici del cimitero dove potrà sbrigare rapidamente le pratiche necessarie. I fornitori abilitati dall'albo esistente potranno occuparsi anche di bara e lapide in base ai criteri standard che il Comune sta definendo per garantire uniformità e decoro dei luoghi di sepoltura".
"L’amministrazione – spiega l’assessore Marco Iapadre vuole fornire questo servizio ai ternani con costi sostenibili; la gestione dei cimiteri se fatta a dovere è una risorsa economica per l’ente e non un peso. L'obiettivo pertanto è quello di procedere per passi senza effettuare investimento fuori portata e capire appunto l’interesse del territorio per il servizio per poi ampliare l’offerta".