GAIA PARRINI
Cronaca

A lezione di tennis. Trascinati da Sinner. Iscrizioni boom tra bimbi (e non solo)

Da Forte dei Marmi a Torre del Lago i campi pullullano di giocatori. Ragazzi e mamme impugnano la racchetta per la prima volta.

È un’onda, un effetto, una mania. Un’influenza che colpisce veloce ma elegantemente, proprio come il suo gioco e i suoi modi di fare, dentro e fuori campo. Perché Jannik Sinner, che solo qualche giorno fa, coincidente proprio con la festività pasquale, ha vinto il torneo Masters 1000 di Miami ed è salito al secondo posto nella classifica mondiale, divenendo il primo giocatore italiano a raggiungere tale posizione, è sempre di più sulla bocca, e sui post social, di tutti. Ed è, soprattutto, nei sogni dei giovani tennisti, dei piccoli che per la prima volta si apprestano ad impugnare una racchetta e nella passione e negli hobby, messi da parte e adesso ritrovati, dei più grandi. Un idolo e un modello per chi si affaccia vergine alla sfera agonistica, e una nuova spinta a riprendere per chi, invece, aveva lasciato da parte racchetta e scarpette. Come è evidente sui campi da tennis viareggini e della Versilia,che risentono, positivamente, delle vittorie del giovane tennista.

"Sinner ha dato un nuovo impulso, in particolar modo ai ragazzi – dice infatti il dirigente del Tennis Milano Polacci Carlo di Forte dei Marmi – Ha fatto da locomotiva, come era successo con Alberto Tomba per lo scii o Marco Pantani per il ciclismo. Ha portato maggiore visibilità e ricezione dello sport, e anche a noi come struttura lavorativa. I successi ripetuti, a partire da ottobre scorso con la Coppa Davis, hanno dato il via ad un movimento generalizzato di ripresa".

Un movimento che ha investito Forte dei Marmi dove, tra l’altro, Sinner, al Tennis Italia di Sergio Marrai, è tesserato dai 14 anni. "Siamo 800mila tesserati e probabilmente arriveremo ad un milione – racconta Marrai – Le iscrizioni ai tornei sono tantissimi, la voglia di tennis sta crescendo da matti, come ai tempi di Panatta. I ragazzi di 13-14 anni arrivano con la voglia di giocare in maniera spontanea, i genitori tornano con i figli, nonostante non giochino benissimo. Sinner, in questo, ha senz’altro aiutato molto. Dà un senso di serietà, di pacatezza, di intelligenza, di voglia di lavorare senza mai fare lo sbruffone e rimanendo sempre con i piedi per terra. E questo è proprio il suo bello e ciò che fa bene, al tennis in primis. Perché al suo fianco ci sono altri giovani che stanno facendo bene: quando c’è uno che tira vento, il gruppo funziona. Speriamo, allora, che quest’onda duri a lungo, perché le persone hanno voglia di giocare, e di parlare di tennis".

Voglia che si è estesa anche alla costa viareggina, dalla Marina di Torre del Lago ai campi della pineta di Ponente.

"L’effetto Sinner si sta sentendo – racconta Gianluca Rossi, maestro di tennis all’Asd Tennis Lagomare di Torre del Lago – Nella nostra scuola tennis avevamo circa 70 80 bambini, ora ne contiamo almeno 120. Tutta la serie di vittorie di Sinner, dall’Australia Open, a Rotterdam, e adesso Miami, ha sicuramente avuto un’influenza sui ragazzi, che lo vedono sempre in tv. Ma non solo. C’è stato infatti un ritorno della fascia media che giocava meno, perché si era dedicata ad altro, come il padel o il golf, e un primo approccio, inoltre, da parte di donneche, portando i figli alla scuola, hanno deciso di cominciare a giocare a loro volta".

"C’è stata una ricrescita di gioco nella tenera età,una fascia che nei nostri circoli era più assente rispetto agli adulti– aggiunge Barbara Taddei, che, insieme ai genitori, gestisce il Tennis Italia di Viareggio e il Tennis Roma a Forte dei Marmi –. Adesso i ragazzi vengono a provare anche con le scuole e decidono di rimanere, spesso prendendo lezioni di gruppo. Gli adolescenti lo guardano in televisione, lo seguono sui social e ne prendono ispirazione".

Perché, alla fine, che sia per gli adulti o gli adolescenti, Sinner questo è: un’ispirazione.