Il montaggio (anzitempo) delle lucine natalizie in via Battisti – partito nella prima domenica di novembre, benedetta da un sole generoso che ha spinto qualche bagnante a godersi un tuffo fuori stagione – ha proiettato Viareggio avanti di almeno un mese. E se il Natale a questo punto sembra già alle porte; il Carnevale, allora, è al cancello.
Varcando quello della Cittadella, diventata patrimonio della Fondazione, ci si accorge subito che il lavoro tra gli hangar è entrato nel vivo. Buttando l’occhio oltre i portoni si iniziano infatti ad intravedere le forme, i colori, e le suggestioni del Carnevale che sfilerà sui Viali e Mare, per sei corsi, da sabato 8 febbraio a martedì 4 marzo.
Tra le mani dei carristi cominciano a delinearsi i profili dei mascheroni (il broncio disegnato da Alessandro Avanzini sul volto della premier Giorgia Meloni fotografa bene i grattacapi di Governo); e mentre i carpentieri di Burlamacco fanno scintillare le saldatrici, per “cucire“ lo scheletro dei giganti, i figuranti sono già stati convocati per le prove delle coreografie. E in questa primavera dei coriandoli, la stagione in cui un nuovo Carnevale comincia a germogliare, anche i rioni hanno iniziato ad auto-organizzarsi, per dare un futuro alla tradizione del Carnevale popolare, e sempre più indipendente dagli “apparati“.
Non succedeva da non ricordiamo più nemmeno quanto tempo, ma quest’anno (salvo brutte sorprese dell’ultima ora) tutti i fine settimana del Carnevale avranno un festa rionale in notturna su cui contare. Si comincia con la Vecchia Viareggio (in programma il 7-8 e 9 febbraio, oltre al giovedì grasso sotto la Torre), e gran finale con il Carnevaldarsena (per cinque serate dal 28 febbraio al 4 marzo), che chiuderà questa edizione della manifestazione con l’ammaina bandiera giusto in tempo per l’ingresso in Quaresima.
Tornerà, dopo lo stop di un anno fa per protestare contro "l’assenza di supporto della Fondazione ai rioni", anche il Marco Polo; che riconquista il secondo fine settimana (14-15 e 16 febbraio). La conferma arriva direttamente dallo storico presidente marcopolino Marco Puccinelli: "Sì – dice –, torniamo perché del Carnevale, in fondo, non possiamo fare a meno. Perché fa parte delle storia di ognuno di noi e del quartiere. Come ogni anno, da oltre cinquant’anni, insieme ai volontari studieremo qualche novità, Certamente ci fare trovare pronti per accogliere le maschere, e speriamo che non piova".
Resta, insieme al timore per il meteo, anche il dispiacere per la poca attenzione che, secondo Puccinelli, la Fondazione dedica ai rioni: "Ancora – dice – non riesco a capire se vedono queste feste come un valore aggiunto del Carnevale o qualcosa di estraneo. Ma pazienza, la bellezza del Carnevale è che in questa festa ognuno può trovare uno spazio". E uno spazio, a cavallo del terzo corso (il 21- 22 e 23 febbraio), se lo ritaglia anche la Croce Verde, pronta ad allargarsi stringendo un nuovo gemellaggio.
Alle danze si uniscono poi tutti gli altri quartieri della città, compreso Bicchio con il suo Bicchiolino, proponendo un ricco programma di feste pomeridiane per i bambini:già confermata per il 10 febbraio la sfilata del Campo d’Aviazione, per San Valentino la festa Terminetto -Migliarina e il veglione di Gambe di Merlo, il 15 febbraio, al Gran Teatro di Torre del Lago. Infine il rione Varignano farà una festa, più festa che mai, il 28 febbraio, nel ricordo del suo presidente Mario Giannelli.
Martina Del Chicca