
I ragazzi intervistano la veterinaria Dalle Luche
Quali studi servono per diventare veterinario? "Laurea in medicina veterinaria".
Qual è stata la sua motivazione per questa scelta? "L’amore per gli animali, credo per ogni veterinario sia così".
Cosa non le piace del suo lavoro? "La tanta burocrazia, ore al pc, preferirei più tempo con i pazienti".
Ha degli animali? "Si, 2 gatti e ho avuto anche cani".
Da quanto esercita la professione? "38 anni, ho curato tanti animali, molti cani e gatti, a volte ho affrontato interventi complessi, che creano un po’ di ansia e preoccupazione".
Ha dovuto talvolta sopprimere il paziente? "Solamente con malattia molto avanzata e sofferenza al paziente".
Si occupa di animali esotici? "No, i veterinari approfondiscono competenze che dipendono dal territorio in cui si vive e lavora".
Cosa pensa quando sente di persone attaccate dai loro cani? "In genere non è mai colpa del cane, ma del padrone; anche le razze più “aggressive” possono essere gestite se c’è un padrone attento, consapevole, informato".
Qual è l’animale più difficile da curare? "Il gatto, se agitato può avere comportamenti incredibili e pericolosi".
Cosa pensa della legge italiana sull’abbandono? "Abbiamo fatto passi avanti, ma la cosa più importante è l’educazione, la consapevolezza. Quando si prende, si adotta, si compra un animale non bisogna seguire una moda, bisogna sapere che la nostra vita cambierà, non abbiamo un giocattolo e dobbiamo trattare un animale con affetto, rispettando la sua natura".