
A Villa Bertelli. Le rivelazioni di Angelo Bottai
Angelo Polimeno Bottai (foto) già vicedirettore del Tg1 e attuale responsabile della rubrica Libri del TG1, porta a Villa Bertelli la complessa vita del nonno Giuseppe Bottai, gerarca tra i più importanti del Ventennio fascista, protagonista del suo libro “Mussolini io ti fermo Storia leggendaria di Giuseppe Bottai. Scelse la patria combatté i nazisti“ di Guerini e associati Editore. A presentare l’evento domenica alle 17 nel Giardino d’Inverno Sonia Sarno, noto volto del Tg1 e cronista parlamentare, carissima amica e collega dell’autore. Giuseppe Bottai, definito da Giordano Bruno Guerri se non l’uomo migliore del Regime, certo uno dei migliori: fascista della prima ora, colto, intelligente, onesto, critico della piega ottusamente autoritaria presa dal “mussolinismo”si batté contro la violenza, la propaganda di regime, l’affiliazione al nazismo e si espose in prima persona. Cattolico a lui si deve l’istituzione della cattedra di Teologia. Cercò di limitare le conseguenze delle leggi razziali e organizzò la "Resistenza dell’arte" per sottrarre oltre diecimila capolavori a Hitler. Una posizione di critica la sua, tanto che il 25 luglio 1943 Bottai votò a favore dell’ordine del giorno Grandi che sfiduciò Mussolini dando il suo contributo alla caduta di quel regime di cui era stato fino a allora un esponente di primo piano. Non solo. A quasi 50 anni si arruolò nella Legione straniera come soldato semplice sotto falso nome e combattè il nazismo fino in Germania. Scriverà nel suo diario: “mi sentivo umiliato un mese fa. Ora sono umile e l’umiltà è uno stato di grazia, che guarisce anche se il corpo resta colpito“.Ingresso libero. Prenotazione 0584 787251