REDAZIONE VIAREGGIO

Accorpamenti scolastici: "No alla politica dei tagli"

Il governatore Giani e l’assessore Nardini spiegano i motivi dello stop "I numeri sono dalla nostra parte, abbiamo presentato un ricorso al Tar".

Il governatore Eugenio Giani

Il governatore Eugenio Giani

Almeno per il prossimo anno, come abbiamo anticipato nella nostra edizione di sabato, l’accorpamento scolastico fra il Marconi di Viareggio e Seravezza con il don Lazzeri Stagi è stato congelato. Questa la spiegazione che danno il presidente Eugenio Giani e l’assessora Alessandra Nardini: "Il Ministero dell’Istruzione e del Merito non ha proceduto all’aggiornamento annuale, mantenendo validi i contingenti di organico di dirigenti scolastici dei servizi generali e amministrativi di tutte le Regioni. Nonostante avessimo contestato questi numeri, nulla è cambiato e per questo abbiamo deciso di ricorrere al Tar per difendere la scuola pubblica toscana dai tagli del Ministro Valditara e del Governo Meloni. I dati definitivi di novembre 2024 hanno, a nostro avviso, confermato definitivamente che stabilire un numero di accorpamenti pari a 14 avrebbe determinato un’ingiustificata riduzione del personale dirigente e non dirigente, una riduzione inoltre non conforme alla popolazione scolastica effettiva toscana, con i conseguenti disagi per il personale, le famiglie e più in generale per le studentesse e gli studenti".

Giani e Nardini aggiungono: "Come noto abbiamo contrastato fin da subito questa politica dei tagli alla scuola ed espresso la nostra convinta contrarietà in tutti passaggi in Conferenza delle Regioni, e lo abbiamo fatto anche presentando subito ricorso alla Corte Costituzionale e al Tar, senza però l’esito sperato. Sulla scuola si dovrebbe investire, non certo tagliare".

Adesso Giani e Nardini confidano "che almeno questa volta il Tar riconosca l’illegittimità del comportamento del Ministero e la necessità di rivedere tutta questa riforma sull’organizzazione della rete scolastica, a cui vogliamo ribadire la nostra contrarietà sia nel merito che nel metodo, specialmente per una Regione come la nostra che negli anni si è impegnata a dimensionare correttamente, anche mediante la comprensivizzazione degli istituti del primo ciclo che sta garantendo la continuità verticale dal punto di vista pedagogico e organizzativo".

La Giunta Regionale pertanto, da un lato ha provveduto ad approvare i 14 accorpamenti previsti dal decreto interministeriale, dall’altro ha stabilito di sospenderne in via cautelativa l’esecuzione per 12 mesi, mantenendo così invariato per l’anno scolastico 2025/2026 il numero di 466 istituzioni scolastiche autonome attualmente presenti in Toscana.