REDAZIONE VIAREGGIO

Accorpamento scuole: protesta a Lucca contro la fusione con il Marconi

Giovanni Fiorillo sostiene la protesta contro l'accorpamento del Don Lazzeri-Stagi con il Marconi, chiedendo uno slittamento.

Il dirigente è fiducioso: "Ci sono grandi potenzialità"

Il dirigente. Giovanni Fiorillo ha 55 anni ed è un ingegnere di Salerno

Non era presente di persona al sit-in di protesta a Lucca per non creare equivoci con il suo ruolo istituzionale. Ma ieri il suo cuore batteva all’unisono con quelli degli studenti, dei docenti e delle famiglie scese in piazza per contestare l’accorpamento con l’istituto “Marconi“ di Viareggio. Giovanni Fiorillo, ingegnere salernitano di 55 anni e da pochissimi mesi dirigente scolastico del “Don Lazzeri-Stagi“ di Pietrasanta, è rammaricato per la decisione ratificata dalla Provincia, sebbene l’annuncio del presidente Marcello Pierucci di voler chiedere uno slittamento gli infondi fiducia.

"Abbiamo fatto tutto il possibile – spiega Fiorillo – per far capire l’importanza della scuola. È qualcosa agli occhi di tutti: c’è stato un grande coinvolgimento delle famiglie, dei docenti e degli studenti a difesa di un patrimonio storico e culturale. Credo molto nelle potenzialità di questo istituto. Ne ho viste a centinaia in veste di consulente professionale, ma qui a Pietrasanta il DNA si sente e si vive: è una scuola che dà davvero tante emozioni".

Il pensiero del dirigente, che in teoria per effetto dell’accorpamento potrebbe essere costretto tra un anno ad andare altrove, va innanzitutto al cantiere in corso al liceo artistico “Stagi“, demolito per far posto al maxi progetto della Provincia del polo scolastico – da 19 milioni di euro – che unirà lo “Stagi“ e il tecnico “Don Lazzeri“ a partire dall’anno scolastico 2026-2027. Dati e riflessioni che Fiorillo di recente ha presentato in sede di Conferenza zonale con l’obiettivo di dimostrare le potenzialità dell’istituto superiore di Pietrasanta nel medio e lungo termine.

Il polo scolastico è destinato infatti a portare ad un aumento considerevole degli iscritti, ad oggi fermo a quota 600. Che è poi l’inghippo che ha fatto scattare la fusione con il “Marconi“ visto che entrambi gli istituti sono sotto la soglia della media regionale degli 800 iscritti, minimo indispensabile per evitare l’accorpamento.

"Il presidente della Provincia chiederà che l’accorpamento venga fatto slittare di un anno – conclude Fiorillo – e questo potrebbe darci respiro per costruire la nostra progettualità. Ci sono tante idee e progetti che presenteremo il 19 dicembre in sede di collegio dei docenti".