Marina di Pietrasanta, 3 settembre 2017 - C’E’ CHI ha accostato il nome del rapper, Achille Lauro, all’affondamento dell’omonimo transatlantico. «Sul palco sono affondati i valori», è stato infatti il commento di quei genitori rimasti inorriditi dallo spettacolo a cui hanno assistito i loro figli adolescenti giovedì sera in Versiliana. Parliamo della «Lofter night», serata che ha dato il via alla festa de «Il Fatto quotidiano» e che ha visto l’esibizione di alcuni gruppi e personaggi diventati l’idolo dei giovani sui principali canali social. Tra questi, appunto, il rapper 27enne Achille Lauro, protagonista a un certo punto di una parentesi assai trasgressiva, con uno spinello fumato davanti al pubblico, movimenti che mimavano atti sessuali e un invito ai giovani a infrangere le regole. Il servizio d’ordine è intervenuto subito e la scena non si è più ripetuta, ma alcuni genitori non hanno gradito dando vita a una feroce polemica con chi invece in quel gesto non ci ha visto nulla di male.
I PRODUTTORI del rapper romano, al secolo Lauro De Marinis, ieri pomeriggio a causa degli impegni del cantante non hanno potuto rilasciare dichiarazioni, ma tra oggi e domani è attesa una loro presa di posizione. Chi invece cerca di ridimensionare l’accaduto è Cinzia Monteverdi, amministratrice delegata del «Fatto». «Non doveva farlo – precisa subito – perché ci sono delle regole ben precise da rispettare. Ma non era un politico salito sul palco, bensì un artista e sappiamo bene che quando si parla di esibizioni musicali o teatrali ci può stare un episodio del genere. Questo non vuol dire che ‘sdoganiamo’ le canne, come abbiamo letto sui social. Diciamo solo che i cantanti rap, come quelli rock, sono sempre stati di ‘rottura’. In Versiliana la cosa ha dato più fastidio perché c’erano dei giovanissimi, a differenza di quelli della nostra generazione che assistevano alle trasgressioni di Vasco o di altri cantanti quando eravamo un po’ più grandi. In ogni modo – conclude – se c’erano i giovanissimi vuol dire che guardano Achille Lauro anche su altri canali: i loro genitori forse non lo sapevano?».