"Acqua munda" nei bagni. Blitz delle Fiamme Gialle. Violazioni per 960mila euro

Scoperto l’uso abusivo negli stabilimenti dalla sezione operativa navale. E Baldini (Lega) contesta "l’immobilismo della Regione Toscana sul tema".

"Acqua munda" nei bagni. Blitz delle Fiamme Gialle. Violazioni per 960mila euro

"Acqua munda" nei bagni. Blitz delle Fiamme Gialle. Violazioni per 960mila euro

VERSILIA

Pozzi realizzati senza autorizzazioni dai quali veniva prelevata abusivamente acqua pubblica, violazioni amministrative per oltre 960mila euro, oltre all’evasione dei canoni demaniali per ulteriori 600mila euro. È quanto scoperto dalla Guardia di Finanza, sezione operativa navale di Marina di Carrara (Massa Carrara), a carico di alcuni stabilimenti balneari della Versilia, nell’ambito di un’operazione denominata Aqua munda (acqua pulita). La realizzazione di impianti di pozzi è disciplinato da specifiche normative, sottolinea la guardia di finanza, e la violazione di tali norme ha ripercussioni sia dal punto di vista erariale, per il mancato versamento del previsto canone idrico, che dal punto di vista sanitario riguardo l’impiego di acqua estratta da falde sotterranee difforme, per caratteristiche chimico/fisiche, rispetto all’impiego cui viene destinata. Durante i controlli è stato inoltre riscontrato il prelievo di acqua sotterranea anche all’interno ex Siti di interesse nazionale e regionale, soggetti ad apposito intervento di bonifica nei quali i prelievi risultano assolutamente vietati. L’attività ha favorito un incremento esponenziale, da parte degli stabilimenti balneari, delle istanze di regolarizzazione delle concessioni sui cosiddetti pozzi che avrà, tra gli esiti, verosimilmente la razionalizzazione del patrimonio idrico e la regolarizzazione dei previsti canoni di concessione, precedentemente evasi. Conseguenza derivante dalla regolarizzazione degli emungimenti, osservano ancora i militari, è stata quella di osservare, in alcune aree, la riduzione del consumo e l’adeguamento degli impianti attraverso l’installazione dei contatori dei prelievi, in modo da monitorare nei prossimi anni gli effetti anche da un punto di vista geologico.

Un’operazione che arriva dopo le polemiche relative all’applicazione di una norma, sino ad oggi disapplicata che impone l’uso dell’acqua potabile per le docce sulla battigia. A questo proposito interviene il consigliere regionale della Lega Massimiliano Baldini che se la prende con "l’immobilismo della Regione Toscana che rischia di mettere in ginocchio interi comparti produttivi e non solo gli stabilimenti balneari apuo-versiliesi. Tutto ciò potrebbe essere solo l’inizio di un vero e proprio scandalo generalizzato". "Ora, se è vero che l’ignoranza non è una scusa per poter evitare sanzioni – conclude Baldini –, dall’altra ci domandiamo che azioni abbia fatto la giunta regionale per informare le popolazioni, gli enti locali, i settori produttivi, le imprese, al fine di regolarizzare questo settore, ma soprattutto che azioni ha messo in campo per controllare la captazione dell’acqua, che rimane la risorsa ambientalmente più importante - insieme all’aria - per la vita, anche alla luce dei periodi sempre più lunghi di siccità durante l’anno".

Marco Principini