La Crea, cooperativa sociale, si stringe in un grande abbraccio ai familiari di Ferdinando Falossi, originario di Campiglia Marittima dove riposerà. Ferdinando Falossi è stato un raffinato intellettuale, studioso di storia del teatro a Pisa apprezzato a livello internazionale, lascia un grande vuoto nel mondo accademico e artistico. Ieri pomeriggio alle 17 l’ultimo saluto nella città della Torre nella sede della Pubblica Assistenza. In tanti sono partiti da Viareggio per andarlo a salutare, per abbracciare la moglie Giulia, i due figli Riccardo e Marta, due bambini ai quali il genitore ha lasciato in dono un’eredità morale fatta di insegnamenti morali, etici, affettivi e di altruismo.
Fedinando Falossi, è stato un intellettuale, un artista, un fotografo, un poeta, e per la Crea ha scritto una pagina importante: collega degli operatori della cooperativa, è stato dal 1998 fino allo scorso anno quando era andato in pensione, un maestro e un educatore per la grande famiglia della Crea, per i tanti ragazzi che non lo sono anagraficamente, ma lo sono nel cuore e nell’animo. Negli anni Ferdinando Falossi, Ferdinando il gigante buono per la Crea, ha promosso laboratori teatrali, laboratori di scrittura, mostre di disegno, ha insegnato ai ragazzi a costruire le maschere, è stato un educatore e un maestro dal quale trarre esempio e con il quale imparare con leggerezza del cuore. Dal Capannino, al centro diurno Giocoraggio, al Capannone in via Virgilio, nelle botteghe delle differenze, alla Galleria espositiva di via XX Settembre, resta una anima della cooperativa. Se ne è andato dopo una malattia durata alcuni mesi, la la sua assenza sarà fisica perché chi lo ha conosciuto lo custodisci nel cuore per sempre.
maria nudi