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E’ stato l’ufficio sociale a seguirlo fino alla fine
Giuseppe Mazzucchi, conosciuto come uno dei ’fratelli Cristo’, è scomparso a 70 anni. Non c’è seravezzino che non conosca la sua storia, fatta di un passato turbolento, di problemi con la giustizia e di comportamenti decisamente sopra le righe: ma la sua vita si è conclusa in modo quasi romantico, dopo un crollo avvenuto nell’estate 2023 con la scomparsa del fratello Mauro con cui aveva un rapporto simbiotico. Originari di Stazzema, i fratelli Cristo abitavano in Ceragiola. Era stato proprio Giuseppe, già con problematiche mentali, a trovare privo di vita in casa l’adorato fratello Mauro: da lì la discesa ancor più negli inferi con un’abitazione lasciata nel degrado e la perdita di ogni orientamento. Giuseppe era sempre seduto al ponte di ingresso di Seravezza, a torso nudo anche in inverno e spesso aveva atteggiamenti oltre la norma. Giuseppe è stato preso in carico dall’ufficio sociale del Comune nell’aprile scorso, è stata nominata un’amministratrice di sostegno e lui si è affidato alle cure dell’ospedale dove gli è stato diagnosticato un male. "Ma quel percorso di fine vita per lui è stato per lui quasi una rinascita – racconta l’assessore al sociale Stefano Pellegrini – visto che è stato ricoverato in una rsa e seguito. In tutto questo ringrazio gli assistenti sociali, il primario di psichiatria Jacopo Massei e l’amministratrice". Stamani alle 10,30 è prevista una benedizione e alle 11 il funerale nella chiesina della Misericordia.