REDAZIONE VIAREGGIO

Addio a Lauro Cima. Scomparso a 56 anni. Noto commercialista e volto della politica

Nel 2020 si era candidato nelle file FdI mettendosi subito in luce. A strapparlo alla vita quel male che combatteva in silenzio. Il ricordo commosso dell’onorevole Zucconi e di tutto il partito.

Lauro Cima era molto noto in città per il suo impegno nelle file di FdI

Lauro Cima era molto noto in città per il suo impegno nelle file di FdI

Ha assaporato la vita di giorno in giorno. Tra cene con gli amici e un’agenda fitta di appuntamenti fissati in settimana. Ma quel male che lo accompagnava da tempo ha tradito, a soli 56 anni, Lauro Cima, notissimo commercialista e presidente del circolo Fratelli d’Italia di Torre del Lago. Nato a Livorno il 2 gennaio 1968 è sempre vissuto a Viareggio dove si è diplomato ragioniere all’Istituto Piaggia esercitando ininterrottamente da oltre trenta anni la professione di tributarista specializzato in consulenza ai lavoratori dello spettacolo nel suo ufficio in via Bottego: un punto di riferimento non solo per i più noti locali della Versilia e della Toscana ma anche collaborando alla stesura di contratti ed accordi tra artisti e committenti, discoteche, sale da ballo, case discografiche ed impresari. La sua grande passione era dedicarsi agli animali della sua azienda agricola “A.T.A. Agricola Toscana Allevamenti” ristrutturata el 2017 che era stato punto di partenza per un fiorente commercio di carne.

Nel 2020 il suo nome è dirompente in città: Lauro Cima, neofita della politica, si candida nelle liste di Fratelli d’Italia con una campagna elettorale partecipata ed eclatante. Quell’uomo dall’aspetto di ’gigante buono’ non si risparmia e partecipa a incontri, promuove cene e lancia idee vincenti per la gestione della città. In quell’avventura Cima non è entrato per un soffio in consiglio comunale ma non si è abbattuto, tanto da rimanere attivo nelle file di partito e contribuire all’apertura di una sede a Torre del Lago. Quell’energia non l’ha mai mollato e d è sceso in campo anche nelle recentissime elezioni per il rinnovo del direttivo del Consorzio di Bonifica. Da qualche anno faceva parte anche della delegazione della provincia di Lucca delle Guardie d’onore alle reali tombe del Pantheon e non mancava agli appuntamenti di rito, compreso il recentissimo pranzo al quale era arrivato col piglio bonario e sorridente di sempre che lo rendeva un ottimo compagno nei momenti di convivialità.

In pochi conoscevano la difficile battaglia che Cima combatteva con dignitoso silenzio, quel male difficile da estirpare e che lui aveva deciso di affrontare evitandone la condivisione ma mettendolo all’angolo, tra progetti futuri e entusiasmo per gli obiettivi da raggiungere. All’inizio dell’anno la scelta di trasferirsi a vivere in un appartamento vicino al mare e poi una raffica di appuntamenti di lavoro distribuiti in settimana. Per quell’uomo alto, dal fisico possente e dal sorriso perenne non era immaginabile un’esistenza così breve. Lauro Cima si è spento all’ospedale dopo un malore che l’ha colpito in serata Lascia la compagna Rita Nastas e i due figli Alessandro e Ludovica.

"Lauro – dice l’onorevole FdI, Riccardo Zucconi – non era solamente l’amico in un percorso politico, ma soprattutto una persona leale, corretta, un uomo tutto d’un pezzo al quale si poteva sempre fare affidamento". "Cima – lo ricorda il coordinamento provinciale di FdI – ha attraversato le varie fasi politiche mantenendo ferma la sua collocazione e cercando di dare sempre il suo contributo. Il suo esempio ci darà ancora più responsabilità nell’affrontare il nostro impegno nel partito".

Francesca Navari