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Mario Santini, cuore gialloblù
Dalle 16,30 di ieri lo sport ha perso una gran bella persona, uno di quegli anti personaggi, quei ‘mediani’ che garantiscono copertura, fatica, impegno e coraggio ad una squadra o una società: ad un passo dal traguardo degli 85 anni nella sua casa di Lido è scomparso Mario Santini, bandiera del club calcistico locale, uno dei fondatori sul finire degli anni ‘50, quindi giocatore e poi dirigente. Nella figura di dirigente, Santini ha fatto di tutto. A chi non lo conosceva a fondo, poteve sembra un tipo dai modi spicci, invece era capace anche di slanci di grande sensibilità: se c’era un ragazzo un po’ giù di corda, non solo nel pallone ma anche nella vita, sapeva come tirarlo su di morale.
Per una vita, era stato il volto del Lido di Camaiore, più degli storici presidenti che per quasi 70 anni si sono alternati alla guida della società. Il campo ‘Benelli’ prima, poi il ‘Magazzeno’ e il ‘nuovo’ Benelli sono stati i suoi punti cardinali calcistici, così come il distributore di benzina della Esso, sul confine della fossa dell’Abate, che fra un pieno e l’altro, un lavaggio e un pneumatico da gonfiare, si trasformava in un palcoscenico di entusiasmo giovanile, popolato da ragazzini del Lido che oltre a dare una mano, trovavano modo e maniera di parlare di calcio o di incaponirsi in duelli modello ‘Lascia e raddoppia?’ prendendo come vangelo laico il giornale sportivo color rosa.
Ci vorrebbe un libricino per raccontare gli aneddoti che hanno visto Mario Santini protagonista in campo e fuori. Qualche migliaia di partite viste, organizzate, dopo quelle giocate quando il vecchio campo Benelli era ancora incorniciato di splendidi pini marittimi. Per il suo impegno nel mondo dello sport, era stato premiato a Roma dalla Federcalcio. Sì, proprio una gran bella persona. Lo vogliamo ricordare con un’ultima immagine: la sua Mini Minor rossa ‘stipata’ di ragazzini e borsoni, in partenza per una trasferta, con l’entusiasmo dei baby calciatori e l’immancabile bottiglione di tè (da bere fra un tempo e l’altro) tenuto religiosamente in mano dal più calmo, che Piero ‘della Leda’ non faceva mai mancare, come se fosse l’elisir per la vittoria. L’ultimo saluto è in programma oggi alle 16 alla Casa del Commiato, onoranze funebri Ferrante (via Cervi 1, a Viareggio).