"Supererò anche questa". Gli amici di Sophia Vari hanno perso il conto delle volte in cui la celebre artista greca aveva pronunciato questa frase prima di sottoporsi a un nuovo ciclo di terapie per sconfiggere la malattia contratta tempo fa. Era successo anche di recente, ma il suo fisico purtroppo era già molto indebolito e venerdì sera l’artista si è spenta nella sua casa di Montecarlo all’età di 83 anni. La triste notizia ha fatto il giro del mondo non solo per il valore artistico e umano della Vari, considerata tra i big della scena contemporanea internazionale, ma anche per il suo sodalizio artistico e affettivo con il marito, l’artista colombiano Fernando Botero, che ha da poco compiuto 91 anni. La coppia, che si era conosciuta nel 1978 (Botero veniva da due precedenti matrimoni), aveva scelto Pietrasanta per la sua tradizione artigianale e artistica e le collaborazioni con i laboratori e le fonderie cittadine, tanto da acquistare casa lungo la salita che da piazza Duomo conduce alla Rocca di Sala. Un legame indissolubile e visibile grazie anche alle donazioni fatte alla città: di Botero basti ricordare il “Guerriero“ in piazza Matteotti e gli affreschi nella chesa della Misericordia in via Mazzini, e della Vari l’opera “Double epée“ collocata dal 2004 all’incrocio tra via Marconi e il sottopasso Avis. La ricordano con affetto, in particolare, il titolare della fonderia “Mariani“ Adolfo Agolini ("a Pietrasanta si sentiva a casa") e l’amministrazione comunale. I funerali si svolgeranno a Montecarlo, ma una seconda cerimonia verrà effettuata anche a Pietrasanta come trapelava ieri negli ambienti artistici.
d.m.