REDAZIONE VIAREGGIO

Addio a un imprenditore generoso. La città piange la scomparsa di Bucci

Si era appena svegliato quando un malore improvviso lo ha colpito, strappandolo all’affetto della sua famiglia. Simone aveva solo 46 anni: "Era un gigante dal cuore buono. E ogni conquista l’ha condivisa con gli altri".

Si era appena svegliato quando un malore improvviso lo ha colpito, strappandolo all’affetto della sua famiglia. Simone aveva solo 46 anni: "Era un gigante dal cuore buono. E ogni conquista l’ha condivisa con gli altri".

Si era appena svegliato quando un malore improvviso lo ha colpito, strappandolo all’affetto della sua famiglia. Simone aveva solo 46 anni: "Era un gigante dal cuore buono. E ogni conquista l’ha condivisa con gli altri".

"Il Varignano ha perso un figlio, e la città un esempio". E così che Viareggio, attraverso le parole di Luigi Troiso, ricorda Simone Bucci: imprenditore di 46 scomparso ieri a causa di un malore improvviso che lo ha colpito, appena sveglio, nella sua casa di Torre Del Lago.

Lo ricorda nel legame col quartiere in cui Simone, figlio di Claudio e Cristina, è cresciuto. Allevato, insieme al fratello Massimiliano (noto allenatore di calcio), con principi sani. Nei valori essenziali: la famiglia, l’impegno, la riconoscenza, l’altruismo. E così quel ragazzino che giocava a pallone per la vie del Varignano, ha cominciato presto a lavorare nei cantieri della Darsena. Poi il salto, nel 2007, con l’apertura della sua impresa: la "B&B verniciature e sabbiature", che oggi è una realtà affermata con 27 dipendenti. E ogni conquista, ogni traguardo, Simone l’ha condiviso con la famiglia, con i suoi colleghi, col quartiere di origine.

Con la moglie Giovanna, con cui Simone quest’estate aveva anche rilevato la gestione del ristorante del bagno Elena, sulla Marina, e con la quale ha condiviso una vita. Ogni fatica, ogni gioia. La più grande è stata l’arrivo delle due bambine, di 11 e 7 anni. Tutti insieme hanno costruito ricordi indelebili, come le ultime vacanze di Natale trascorse, in quattro, sulle spiagge di Zanzibar, prima di tornare agli impegni di tutti i giorni. La sveglia, un bacio prima di andare a scuola, a lavoro... Fino all’ultima alba tragica, l’ultimo bacio.

Ma Simone ha saputo esserci anche per gli altri, e soprattutto per i bimbi del suo Varignano. Alla scuola calcio dell’oratorio "È più bello insieme sui campini del Vasco Zappelli", fondata da Athos Catassi per dare ai giovani uno spazio libero in cui crescere, Bucci ha donato completini, palloni e per le feste anche 50 pandori. "Un giorno – racconta Catassi – gli chiesi se conosceva qualche a imprenditore che avrebbe potuto aiutarci. Mi disse "Di che hai bisogno?". Non gli chiesi niente, perché lui per noi aveva già fatto troppo. Allora Simone lasciò una donazione da mille euro da Massimo Sport, con cui abbiamo acquistato gli scarpini per il gruppo. Era un gigante, di un metro e novanta. Ma la sua generosità – conclude – era smisurata".

Martina Del Chicca