GAIA PARRINI
Cronaca

Addio all’ex arbitro Mauro Testai. Presidente Aia e modello sportivo

Ha formato con la sua sana eticità generazioni di fischietti, tra cui si annovera anche Pierluigi Collina

Mauro Testai, ex arbitro, presidente e consigliere dell’Aia, è scomparso ieri a 97 anni lasciando la moglie e due figlie

Mauro Testai, ex arbitro, presidente e consigliere dell’Aia, è scomparso ieri a 97 anni lasciando la moglie e due figlie

VIAREGGIODomenica 15 dicembre 1991, Mauro Testai – scomparso ieri a 97 anni – era quasi in incognito allo stadio Bentegodi di Verona per la partita di serie A fra gli scaligeri di casa e l’Ascoli. Sentiva però che sarebbe stato un giorno storico per il mondo arbitrale: da fine psicologo qual era (anche se la sua professione era quella di ragioniere in un’importante ditta cittadina) aveva capito che quel ragazzone in giacchetta nera, con una parlata emiliana, al debutto nel massimo campionato aveva tutto – personalità, carisma, solide basi tecniche, conoscenza picomirandoliana del regolamento – per fare strada. Quel ragazzo, virtualmente ancora in forza alla sezione arbitrale di Bologna, ma che da qualche mese di fatto ‘viareggino’ (dalla stagione 1992-1993 sarebbe diventato ufficialmente salmastroso nell’organico della locale sezione), era non altro che Pierluigi Collina. Il resto di Collina è nella storia del calcio.

Al ‘Bentegodi’ a fine partita, Testai si materializzò dal nulla, proprio mentre Collina incontrava il designatore Paolo Casarini e il suo amico Angelo Pizzi. Strette di mano e sorrisi. "Non potevo mancare" disse Testai."Lo sapevo, o meglio lo immaginavo: un fuoriclasse, Pierluigi Collina" ha poi sempre ribadito Testai, una vita in mezzo a giacchette nere, cartellini gialli e rossi, articoli del regolamento (oltre a quello del buon senso), rapporti di gara e compagnia cantante. Sempre con il sorriso rassicurante stampato sul volto, una parola di incoraggiamento per tutti, soprattutto per quei fischietti giovani che la domenica prima si erano trovati a gestire situazioni picaresche nei piccoli campi di periferia dove il bon ton è spesso un optional.

Prima nella sede in Galleria d’Azeglio, poi in piazza della Stazione, quindi in via Cairoli e negli altri numeri civici cittadini, Mauro Testai, da presidente, consigliere, designatore arbitrale o semplicemente come fischietto benemerito ha messo a disposizione delle nuove generazioni i suoi sani principi etici e sportivi, contribuendo a formare prima e consolidare poi un ambiente modello.

Mauro Testai lascia la moglie e due figlie, alle quali sono giunte numerose testimonianze di affetto e di partecipazione al lutto.