MARTINA DEL CHICCA
Cronaca

Addio, caro diario. Ormai in via d’estinzione quell’amico di carta custode di tanti segreti

Brunello Volpe da 50 anni titolare della storica cartoleria Centrale "La digitalizzazione sta cambiando il mondo e certi prodotti che prima erano quasi insostituibili ora sono passati di moda".

Addio, caro diario. Ormai in via d’estinzione quell’amico di carta custode di tanti segreti

Brunello Volpe da 50 anni titolare della storica cartoleria Centrale "La digitalizzazione sta cambiando il mondo e certi prodotti che prima erano quasi insostituibili ora sono passati di moda".

Tra quelle pagine, su quei fogli, c’era tutto. I compiti e l’innamoramento del giorno. C’erano impegni scadenzati e pensieri in ordine sparso; giustificazioni e ritagli di riviste con gli idoli del momento. C’erano citazioni colte e pezzi di canzoni. E a mano mano (a proposito di cit.) che l’anno scolastico procedeva, quello scrigno si riempiva di vita, vissuta tra i banchi e fuori, fino ad esplodere tra le mani insieme all’estate. Era il vecchio, caro diario..., compagno di banco ormai in via d’estinzione. Ma il rincaro della carta e degli articoli di cartoleria, che secondo Federconsumatori quest’anno si assesta intorno al 6,6%, non c’entra. "Siamo “soltanto“ di fronte ad cambiamento epocale..." dice Brunello Volpe. Che in 50 anni trascorsi tra gli scaffali della “Cartoleria Centrale“ di Viareggio, da quando nel luglio del 1974 ha rilevato l’impresa di famiglia, ha visto crescere generazioni e le mode invecchiare.

Brunello, un altro anno scolastico è alle porte. Cosa sta succedendo nelle cartolerie?

"Succede che la digitalizzazione ha cambiato il mondo, e inevitabilmente sta cambiando anche il microcosmo delle cartolerie. Prendiamo proprio la vendita dei diari, negli ultimi anni è più che dimezzata. Perché nel frattempo, e a grandi passi dallo scoppio della pandemia, sono arrivati i registri elettronici. Alle superiori lo smartphone ha soppiantato le agende, e i social sono i nuovi diari personali. Lo stesso vale per i quaderni, con i computer e le stampanti in capo all’anno se ne divorano decisamente meno che nell’era pre Pc".

E allora cosa resiste in cartoleria?

"Beh, ciò che è ancora necessario. E resiste il servizio che offriamo. La possibilità di entrare, toccare, curiosare, chiedere... Resiste l’esperienza, e la capacità di consigliere i clienti per evitare acquisti superflui, e dunque spese inutili".

Federconsumatori stima che per il corredo scolastico le famiglie quest’anno spenderanno in media 647 euro. Una bella cifra.

"Gli aumenti ci sono, in linea con l’inflazione che incide su tutto. Ma ovviamente c’è un ampio margine per risparmiare, visto che i rincari toccano soprattutto sugli articoli nuovi"

A proposito, c’è una tendenza particolare?

"No, direi niente di significativo".

L’anno scorso spopolavano quaderni, biro, calcolatrici, astucci, comunque tutto glitteratissimo, di Chiara Ferragni.

"É stato una moda, che si è auto-distrutta. E per quanto popolare comunque non aveva niente a che vedere con alcuni fenomeni del passato, come lo è stata la Smemoranda a cavallo fra gli anni Ottanta e Novanta. Quegli anni sono stati davvero incredibili, a fine agosto gli ombrelloni sul mare si svuotavano dei ragazzi e la cartoleria si riempiva"

A quest’ora (sono le 11 del mattino) avrebbe avuto la fila...

"Sicuramente avremmo avuto meno tempo per questa chiacchierata..."

E ora? Come vanno gli affari?

"L’inizio della scuola resta un momento importante. E lo è in particolare per chi entra in prima elementare o in prima media. Allora c’è ancora una cura e una attenzione particolare nello scegliere il corredo, perché c’è l’entusiasmo per un nuovo ciclo della vita".

Ma davvero il diario è destinato all’estinzione?

"Non lo so. Oggi resiste perché suscita una nostalgia. E perché in fondo scrivere a mano, avere un rifugio intimo, rende questo oggetto ancora speciale. In futuro chissà..."