Aggressioni negli ospedali. Potenziata la vigilanza privata. Poi i corsi per autoproteggersi

La Asl Toscana Nord Ovest ha investito circa 4 milioni di euro nella sicurezza degli operatori. Attivato un sistema di segnalazione del pericolo. E le Volanti passeranno più spesso.

Aggressioni negli ospedali. Potenziata la vigilanza privata. Poi i corsi per autoproteggersi

La Asl Toscana Nord Ovest ha investito circa 4 milioni di euro nella sicurezza degli operatori. Attivato un sistema di segnalazione del pericolo. E le Volanti passeranno più spesso.

Sono in aumento in Versilia e in tutta l’area della Asl Toscana Nord Oves le aggressini ai dipendenti del servizio sanitario. Le aree più colpite sono i pronto soccorso, le psichiatrie e la Rems, ma ci sono evidenti aumenti anche nelle aree di degenza ospedaliera, negli ambulatori territoriali e nei consultori. La Asl Toscana Nord Ovest ha già investito oltre 4 milioni di euro in formazione, vigilanza e sistemi di allarme. "Abbiamo messo in atto – dice la diretterice Maria Letizia Casani (nella foto) – un sistema di segnalazione facilmente fruibile e campagne informative per sensibilizzare i dipendenti all’uso di questo strumento". La Asl già da alcuni anni, ha attivato due percorsi formativi distinti. Uno rivolto a tutto il personale, con lo scopo di fornire le informazioni base sul tema della violenza sul lavoro. L’altro, in presenza ad alta interattività e riservato agli operatori che lavorano nelle strutture a maggior esposizione è orientato al miglioramento della gestione del proprio stato d’animo. L’azienda però ha preferito non seguire il filone dell’addestramento autodifesa "perché pericoloso – spiega il coordinatore per la prevenzione delle aggressioni, Massimo Ughi – e non in linea con la mission di un sanitario. In compenso è stato attivato un corso sperimentale in tre edizioni, che partirà in questo mese, dove si imparerà a proteggere i punti vitali e a sottrarsi da una presa".

Non solo corsi formativi, ma anche azioni concrete. "E’ stata potenziata – dice ancora Maria Letizia Casani – la presenza della guardia privata negli ospedali e nelle strutture territoriali. Inoltre, partendo dagli ambiti di Massa, Pisa e Versilia, abbiamo rafforzato il servizio con le volantii. Non dobbiamo dimenticare l’installazione di pulsanti di chiamata di emergenza alla vigilanza privata, oggi presenti in tutti i servizi psichiatric, in vari Pronto Soccorso e in alcuni Ser.D. e la fornitura di dispositivi per la chiamata di emergenza geolocalizzata ad una parte del personale dell’Assistenza Domiciliare Integrata e ai medici di continuità assistenziale. Infine – stiamo portando avanti con le Prefetture la stesura dei protocolli operativi per instaurare un rapporto sistematico, utile alla conoscenza reciproca e all’individuazione del confine tra il dovere di cura e il diritto alla protezione da un reato di ordine pubblico".