
Viareggio
Viareggio, 14 maggio 2017 - Le bugie acchiappa-turisti viaggiano on line. Federalberghi dichiara guerra alla ‘shadow economy’, cioè a tutte le attività di impresa strutturate, che in realtà si celano dietro annunci di affittacamere. Durante la settimana di Pasqua a Viareggio risultavano disponibili sul portale specializzato Airbnb ben 535 alloggi, di cui: 403 (75,32%) riferiti ad interi appartamenti; 392 (73,27%) disponibili per più di sei mesi; 251 (46,91%) gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio. Un proliferare di proposte censite da Federalberghi, che ha messo gli elenchi presenti su tutti i siti a disposizione delle autorità, affinchè svolgano gli opportuni controlli «dal momento che – sottolinea la presidente degli albergatori di Viareggio, Elisabetta Bellotti, le attività imprenditoriali devono essere soggette alle stesse regole di mercato».
Secondo lo studio di Federalberghi, tante serebbero le ‘trappole’ on line. «In primis – dettaglia Bellotti – non è vero che si condivide l’esperienza con il titolare: la maggior parte egli annunci pubblicati su Airbnb si riferisce all’affitto di interi appartamenti in cui non abita nessuno; non è vero poi che si tratta di attività occasionali, ma di appartamenti disponibili per oltre sei mesi l’anno. Falsa anche l’affermazione che si tratta di forme integrative di reddito: sono attività economiche a tutti gli effetti che molto spesso fanno capo ad inserzionisti che gestiscono più alloggi, ed è infine assurdo sostenere che le nuove formule compensano la mancanza di offerta: gli alloggi presenti su Airbnb sono infatti concentrati soprattutto nelle grandi città e nelle pricipali località turistiche dove è maggiore la presenza di esercizi ufficiali».
«Ne consegue che il consumatore è ingannato due volte – prosegue – viene tradita la promessa di vivere un’esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a tutela del cliente, dei lavoratori, della collettività, del mercato. E’ inoltre importante sottolineare – conclude la portavoce locale dell’associazione – che vengono danneggiate tanto le imprese turistiche tradizionali, quanto coloro che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza». Per questo Federalberghi ha rivolto anche un appello ai parlamentari vengano irrobustite le disposizioni relative al regime fiscale delle locazioni brevi, con l’obiettivo «di far pagare le tasse a tutti e di proteggere i consumatori, i lavoratori, la collettività».