Viareggio, 27 luglio 2015 - TROPPO care le commissioni dei portali di prenotazione alberghiera come Booking.com e Trivago. E così gli albergatori viareggini non danno a disposizione delle prenotazioni on-line tutte le cvamere disponibili. Lo spiega Massimo Pistelli, titolare dell’Hotel Massimo, che conferma due cose: 1) anche a luglio il sold-out ha riguardato solo i weekend; 2) con i costi di gestione e la pressione fiscale attuali, ormai non baserebbero più nemmeno due mesi estivi di tutto esaurito per stare in piedi.
«LA STAGIONE è partita malissimo – spiega Pistelli – e nel corso di luglio, piano piano, si è un po’ ripresa, ma non tanto da esultare, perché durante la settimana le camere vuote abbondano. Se si tiene conto del caldo e del sole, si capisce che non è cosa normale per la seconda metà di luglio. In ogni caso anche se luglio ed agosto registrassero il pieno assoluto, non si potrebbe esultare perché due mesi di lavoro pieno non sono sufficienti a ripagare i costi di gestione di un albergo che sono altissimi per manutenzioni di camere, bagni, ascensori, condizionaltori e quant’altro. Deve essere quindi obiettivo primario quello di allungare progressivamente la stagione».
POI la dolente nota legata al dissesto: « La tassa di soggiorno, passata per un tre stelle, da 0,30 - 0,90 - 1,50 (secondo le stagioni) a 4 euro sempre, è chiaramente un problema enorme che scoraggia ulteriormente i potenziali turisti – osserva il tirtolare dell’Hotel Massimo – L’impegno che noi mettiamo giornalmente a spiegare il perché di questa tassa, a giustificarla e a fronteggiare sconcerti, critiche e proteste, ci assorbe moltissime energie, così come lo spiegare a turisti che vengono da tutta l’Europa che non esiste un pezzo di spiaggia libera in città. Turisti che ormai non vengono più solo per il mare, ma che scelgono Viareggio come base per escursioni in Toscana e che rientrano nel pomeriggio inoltrato per andare al mare quando il nostro sistema di gestione della balneazione li scoraggia a frequantare le spiagge dopo le 18 di sera. Nei mesi di bassa stagione, incluso giugno e settembre, i prezzi bassissimi degli alberghi di categoria più alta, deprimono inesorabilmente il lavoro di quelli più piccoli, ma anche di quelli a tre stelle che risentono la concorrenza dei prezzi bassi di quelli a 4 stelle. Un circolo vizioso che non si può impedire se non con l’incremento del lavoro anche nella bassa e media stagione».
«SULLA PROMOZIONE e la creazione di condizioni migliori per attirare il turismo in Versilia stiamo lavorando – assicura l’abergatore – Diversi alberghi, fra cui il nostro, sono usciti dall’Associazione albergatori di Federalberghi) e hanno aderito ad Assohotel Confesercenti, nella speranza di trovare migliori condizioni di organizzazione per promuovere il turismo e collaborare con l’amministrazione a cui chiediamo non soldi, ma coordinamento e facilitazioni per il reperimento e l’organizzazione di eventi. Siamo convinti, perché ce lo dicono i clienti, di essere una città con ancora moltissime potenzialità e attrazione per il turismo se solo ci impegniamo tutti e bene a cambiare le cose e l’immagine di una città che deve smettere di vivere sugli allori di un passato che non può tornare e che si rifiuta di guardare ad un futuro che può essere ancora radioso, ma che non è fatto esattamente dello stesso turismo del passato.
INFINE due parole sui portali internet: «La disponibilità che vedete sui portali non è mai realistica perché le commissioni sono molto alte e vorremmo non pagarle per cui, generalmente, diamo solo una o due camere alla volta. Se poi io ho camere libere dal lunedì al venerdì e faccio una ricerca che include anche il sabato, il sistema mi dà il pieno lo stesso, ma solo perché il sabato non ho più camere o non le dò a loro se non con alti minimum stay».