
Allarme in centro e a Lido. Romboni: "Non fanno nulla per nutrie, topi e piccioni"
Topi, nutrie, piccioni: l’invasione è in atto e Fratelli d’Italia accusa l’amministrazione di nin fare nulla. “Sono sempre più numerose le segnalazioni di topi nel territorio di Camaiore – denuncia la consigliera Cinzia Romboni – I residenti di via Boccella a Lido denunciano una vera e propria invasione dei ratti nei giardini delle abitazioni. È una situazione sempre più frequente che attesta lo stato di sporcizia e di mancanza di igiene del nostro Comune. Una delle cause è sicuramente una raccolta indifferenziata insufficiente: servirebbe un passaggio in più per il ritiro dell’umido almeno nei mesi estivi“.
Necessaria anche una maggiore pulizia di strade, giardini pubblici e aiuole, spesso pieni di rifiuti ed escrementi: “L’assessora all’ambiente Sara Pescaglini dovrebbe anche affrontare la problematica delle nutrie, la cui riproduzione in prossimità della Fossa dell’Abate è ormai fuori controllo. Spesso questi roditori si spingono anche nei giardini e nelle zone vicine e, nonostante le tante segnalazioni non è mai stato preso alcun provvedimento. In questo quadro va segnalata anche la proliferazione dei piccioni, soprattutto nel centro storico, che con i loro escrementi riempiono strade e giardini: la soluzione dei falchi, adottata da qualche tempo, è assolutamente insufficiente tenendo conto della proporzione dei volatili da eliminare”. Per Fdi dunque la raccolta differenziata va rivista e ampliata, e va programmata una seria disinfestazione dai topi su tutto ol territorio.
Ma l’assessora Pescaglini da un lato ha le mani legate: “ Le nutrie sono animali protetti e serve una complessa procedura con la Regione, che adesso ci ha delegato, e il permesso dell’Asl per intervenire. Come si parla di animali, bisogna infatti stare molto attenti: per i topi, abbiamo individuato l’immobile dell’ex Chini come nido e siamo intervenuti ed interverremo dall’esterno. Non è nostro, e non possiamo agire al suo interno dove probabilmente vi sono le tane come all’Arlecchino, immobile nel quale abbiamo eliminato il problema. Non è certo colpa della raccolta dei rifiuti, bensì, come mi hanno assicurato, del fatto che i ratti non trovano l’acqua e salgono in superficie in concomitanza del caldo: inoltre aumentare la raccolta significherebbe aumentare le bollette Tari”.
Quanto ai piccioni, il Comune ha appaltato ad un’azienda di Firenze la fornitura di falchi dissuasori per 12.000 euro, ma si devono attendere i tre mesi e mezzo dall’inizio dell’uso di questo metodo di allontanamento. “La gente li nutre – conclude Pescaglini – ed è chiaro che proliferano. Solo da metà ottobre a fine dicembre potremo, eventualmente, usare metodi più forti”.
Isabella Piaceri