REDAZIONE VIAREGGIO

Alloggi popolari a pezzi. Infissi rotti da oltre 3 anni: "Acqua e vento in casa"

Cittadini esasperati, ci sono tanti anziani e disabili. "Viviamo nell’umidità". L’assessore Gliori: "Servono 700mila euro e trovare queste risorse non è facile".

Alloggi popolari a pezzi. Infissi rotti da oltre 3 anni: "Acqua e vento in casa"

Secchi alle finestre per raccogliere l’acqua piovana, sciarpa e cappellino quando il vento soffia forte, lenzuola impregnate di umido. L’incubo, per le circa 40 famiglie che vivono negli alloggi popolari di via Pea, a Tonfano, dura da almeno tre anni ed è arrivato a livelli di insostenibilità incalcolabili. Tanto più che il freddo invernale è alle porte e i disagi saranno maggiori, specie se si pensa agli anziani e ai disabili che abitano al cosiddetto “biscione verde“, come da sempre viene chiamato il complesso abitativo composto da quattro condomini.

Il problema riguarda non solo gli infissi, che sono in condizioni precarie e non vengono cambiati da oltre 40 anni, ma anche il modo in cui trovare le risorse per sostituirli. I preventivi, da quasi 700mila euro, fanno tremare i polsi al Comune, proprietario del complesso, e a Erp Lucca, che gestisce gli alloggi popolari. I cittadini sono esausti e in questa loro battaglia hanno coinvolto un paio di avvocati, con l’ultima assemblea convocata due settimane fa registrando però una forte disaffezione (solo una dozzina di famiglie) dovuta all’enorme cifra richiesta per cambiare gli infissi. "Dalle finestre entra di tutto. Quando c’è vento sembra di essere in scooter – racconta un gruppo di cittadini – e quando piove dobbiamo tirare fuori i secchi. Tutto ciò produce anche tanta umidità, con le lenzuola che a volte sembrano zuppe d’acqua. Per la nostra salute non è il massimo, ma tra Erp e Comune è un rimpallo continuo". Della vicende se ne sono interessati prima l’avvocato Riccardo Pasquini, come legale di due assegnatari, al quale Erp rispose di aver fatto l’ordine per gli infissi ma senza alcun seguito, e di recente l’avvocato Gianluca Pajatto, il quale auspica che si formi un gruppo di almeno 20-25 famiglie per avere più “peso“ e invoca l’intervendo dell’Asl affinché certifichi la salubrità o meno degli ambienti. "Sono stata contattata da diversi condomini – interviene l’assessore al sociale Tatiana Gliori – e ho fatto dei sopralluoghi. Là ci sono vari problemi, parliamo di case mai ristrutturate in 40 anni. Abbiamo finanziato i lavori di sistemazione del tetto per le infiltrazioni e a breve Erp farà la gara d’appalto. Ma per gli infissi ci vogliono quasi 700mila euro e trovare le risorse non è semplice. Comprendo perfettamente le esigenze dei cittadini: stiamo provando a trovare una soluzione".

Daniele Masseglia