DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Altre cinque dimissioni. La Misericordia rischia

Le raccomandate sono alle Poste "In questo modo il consiglio non avrà più i numeri. Chi governa non ha mai voluto confrontarsi".

L’ingresso del centro prelievi alla sede della Misericordia di Tonfano, in piazza Villeparisis. Il servizio è ripartito a pieno ritmo nell’estate 2023

L’ingresso del centro prelievi alla sede della Misericordia di Tonfano, in piazza Villeparisis. Il servizio è ripartito a pieno ritmo nell’estate 2023

Il futuro della Misericordia di Tonfano rischia di complicarsi. Oltre al vice governatore Stefano Forno e il segretario Salvatore Garbo, altri cinque – due consiglieri e i probiviri – si sono dimessi. Le raccomandate, in giacenza alle Poste, non sono state ancora ritirate, ma potrebbero mettere in dubbio la sopravvivenza del consiglio dell’associazione. "Anche in questo caso – vanno all’attacco Forno e Garbo – la governatrice, anziché andare alle Poste e prendere atto delle dimissioni, continua a fare come le pare. Un comportamento che in questo anno e mezzo ha tenuto più volte, decidendo sempre in modo arbitrario e senza ascoltare i suggerimenti".

Il riferimento è agli incontri con gli avvocati fin dal settembre 2023. "Hanno consigliato un piano di continuità – spiegano – cioè assumere dipendenti, recuperare la convenzione Pet e aumentare l’attività per far calare i debiti. Lei invece ci ha detto che non avevamo ’capito nulla’ ed è andata avanti per la sua strada. E poi altro che 2 milioni di debiti: il 2024 si è chiuso con un passivo di 1,6 milioni, in totale fanno 4,3 milioni. Capitolo assunzioni: ha fatto scappare una potenziale segretaria, non interessata a un contratto di pochi mesi, ha approvato il bando per autisti in estate quando la gente ha già un lavoro, non ci ha detto di un’altra che era interessata, che abbiamo scoperto leggendo le mail. A gennaio 2024 avevamo 800mila euro nel conto e si poteva assumere, poi siamo scesi a 170mila. Inutile restare in consiglio senza essere considerati. Ci spiace aver tradito la comunità, si fidavano di noi, ma non c’erano più le condizioni. Se la governatrice troverà le risorse saremo contenti perché andrebbe avanti un punto sanitario di riferimento essenziale per Marina e la Versilia".

d.m.