Ambulanza bloccata. In barella sotto la pioggia per il mini sottopasso

L’ennesimo episodio in via dello Stivale, impraticabile per i mezzi di soccorso il personale sanitario ha raggiunto a piedi il paziente che aveva allertato il 118.

Ambulanza bloccata. In barella sotto la pioggia per il mini sottopasso

Ambulanza bloccata. In barella sotto la pioggia per il mini sottopasso

Un film già visto, e purtroppo rivisto, in località Vecchiuccio a Pietrasanta. Parte la richiesta di soccorso al 118 da un’abitazione in via dello Stivale per un’emergenza, la centrale dispone l’invio di un’ambulanza ma quando il mezzo arriva di fronte al sottopasso ferroviario è costretto a fermarsi. Perché quel sottopasso è troppo basso, alto appena 2 metri e mezzo. E il personale sanitario, da lì un avanti, è costretto quindi a proseguire a piedi. Negli ultimi dieci giorni (dal 21 dicembre) è accaduto già tre volte; e l’ultima volta, il 30 dicembre, pioveva pure.

"Così i soccorritori hanno dovuto fare almeno trecento metri, sotto l’acqua, con il paziente (che aveva accusato un malore) steso sulla barella" raccontano i residenti. E altrettanti ne hanno percorsi poi al ritorno, quando la persona è stata dimessa dal Pronto Soccorso e riaccompagnata, sempre in ambulanza e poi con la barella trascinata a mano, a casa: "Erano le 22, e il disagio ancora peggiore a causa del buio e dell’asfalto bagnato e sconnesso".

Le prime proteste risalgono al ’94, nel frattempo sono passati trent’anni. Da sei anni i residenti di via dello Stivale e via Troscia (che vive lo stesso identico disagio) si sono riuniti in un Comitato, "Perché – dicono – non possiamo accettare che ci sia una zona del Comune tagliata fuori dai soccorsi in caso di emergenza". Praticamente irraggiungibile sia dalle ambulanze che dai vigili del fuoco.

E adesso siamo ai titoli di coda: i residenti hanno incaricato un legale, e con il suo supporto hanno inviato una lettera al Comune e anche un esposto alla Prefettura. "Chiediamo che venga realizzata una strada alternativa, le possibilità ci sono e quello che serve è solo la volontà di percorrerle concretamente". In passato ne hanno parlato anche con il sindaco Alberto Stefano Giovannetti, proponendo di aprire il tracciato dal mare, praticamente da Falascaia, attualmente chiuso da un cancello privato. In attesa che venga realizzata, è solo una delle ipotesi, una bretellina parallela alla linea ferroviaria, passando del Baccatoio. "Ma dopo quel colloquio non è accaduto niente. E alle due lettere che abbiamo inviato nessuno ha mai risposto. Stiamo parlando di un problema serio, che solo per miracolo – conclude il comitato – non ha avuto conseguenze irreparabili. Ma se dovesse accadere davvero qualcosa di irreparabile di chi sarebbe la responsabilità?".