Analisi sul fondale dell’avamporto. In previsione del nuovo sabbiodotto

Intanto la Capitaneria ha diramato un’ordinanza per consentire lo svolgimento dei rilievi batimetrici. Intervento su incarico dell’Authority per verificare la profondità e programmare la stagione di dragaggio.

Analisi sul fondale dell’avamporto. In previsione del nuovo sabbiodotto

Massimo Lucchesi, neo segretario della Port Authority

La Capitaneria di Porto ha già diramato l’ordinanza con le prescrizioni ai naviganti per consentire lo svolgimento in sicurezza dei rilievi topo-batimetrici, su incarico dell’Authority, che impegneranno l’imboccatura del porto dal primo al dieci ottobre.

Misurazioni necessarie "per verificare le condizioni del fondale", storicamente caratterizzato da fenomeni di insabbiamento che compromettono l’accesso delle barche alle banchine, e "dunque programmare, se necessario, le operazioni di dragaggio" spiega il segretario Massimo Lucchesi, che dal primo di settembre ha assunto la guida dell’Ente. L’ultima stagione, probabilmente, con un battello-draga.

A Lucchesi spetta infatti il compito di portare a compimento il progetto di realizzazione del sabbioddotto – sistema di dragaggio fisso che dovrebbe risolvere l’atavico problema – ereditato dal commissario Alessandro Rosselli. La scorsa settimana, come spiega il segretario dell’autorità portuale, "Sono stati svolti dei sondaggi geotecnici per l’analisi stratigrafica" preliminare ai lavori per la realizzazione del sabbiodotto "Nelle prossime settimane dovrebbero arrivare i risultati ma – anticipa i Lucchesi – non dovrebbero emergere sorprese".

E dunque il cronoprogramma non dovrebbe subire alcuna modifica: entro il 30 ottobre l’Authority approverà il progetto esecutivo del sabbiodotto. Poi, entro il 30 novembre, verrà contrattualizzata l’impresa (che come previsto dall’appalto integrato ha curato anche la progettazione) per la realizzazione dell’opera. E dopo pochi giorni, amministrativamente entro il 31 dicembre, verranno avviati i lavori.

Mdc