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Anche l’acqua è contesa: "Così rischia di saltare il rafforzamento di Gaia Spa"

Camaiore ha “preferito“ la sindaca di San Romano Garfagnana a quello di Lucca

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San Romano in Garfagnana batte Lucca: ecco il clamoroso esito della riunione della Conferenza Territoriale numero 1 in materia idrica che riunisce la quasi totalità dei comuni delle province di Lucca e di Massa che erano chiamati a sostituire uno dei membri all’interno dell’Autorità Idrica della Toscana. A spuntarla, non senza evidente clamore, è stato il sindaco Pd di San Romano in Garfagnana, Raffaella Mariani, che si è imposta con 7 voti contro 4 sul primo cittadino di Lucca, Mario Pardini. Un voto che serviva a sostituire il rappresentante di Viareggio (ovvero il sindaco Giorgio Del Ghingaro), dimessosi nei mesi scorsi, e che in molti si immaginavano potesse finire per vedere premiato Pardini che, ironia della sorte, è anche presidente della Conferenza.

Niente da fare, invece. Ancora una volta sono scattate valutazioni di schieramento, con i comuni che fanno parte della Conferenza in gran parte di centrosinistra, che hanno appoggiato appunto il sindaco del piccolissimo Comune garfagnino (1.405 abitanti), anziché quello del capoluogo di provincia (oltre 90mila residenti). Erano solo in quattro, anzi in tre, i rappresentanti dei comuni eleggibili: Lucca, Camaiore e appunto San Romano in Garfagnana, visto che il quarto, Viareggio, era dimissionario. E qui è scattato ,lo ’’sgambetto’’. "Ora in politica tutto è possibile – chiosa un attento osservatore – e certe scelte, dal punto di vista meramente partitico possono senso. Ma nella realtà, alla, fine si tratta dell’ennesima occasione persa". E per chi? "Per l’intero territorio e i suo abitanti. Ancora una volta si è fatta una scelta di poltrone e non strategica", scuote la testa il nostro interlocutore.

Il perché è presto detto. Tra meno di un anno Geal (il gestore idrico di Lucca) terminerà il suo percorso autonomo e dovrà decidere se confluire in Gaia Spa (il gestore dell’intera provincia di Massa-Carrara e dei comuni di Viareggio, della Versilia, della Garfagnana e della Lunigiana) oppure in Acque Spa (che gestisce l’acquedotto, la fognatura e la depurazione per 800mila cittadini in 55 comuni nelle province di Pisa, Firenze, Pistoia, Lucca e Siena). Il percorso intrapreso era quello di far confluire Geal in Gaia, così da rafforzare ulteriormente l’intera area. Ora, invece, tutto rischia di saltare. A confermarlo è lo stesso sindaco di Lucca, Mario Pardini: "A questo punto, visto che alcuni dei comuni che fanno parte di Gaia hanno votato contro Lucca, questo potrebbe pesare sulle valutazioni che riguarderanno Geal". Se non è una dichiarazione di guerra, poco ci manca.