REDAZIONE VIAREGGIO

Anziana aggredita dopo la messa. Per 5 euro le rompono naso e braccio

La donna è stata spinta e trascinata con la borsa sull’asfalto

Soccorsi

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Viareggio, 21 novembre 2018 -  Erano appena uscite dalla messa, nella chiesa di San Paolino. E a piedi stavano tornando ognuna a casa sua per preparare la cena. Amiche da una vita, compagne di una terribile violenza. Due anziane lunedì, intorno alle 18, sono rimaste vittime di uno scippo sfociato in rapina, e per una le conseguenze sono state drammatiche. La frattura di un braccio, e del setto nasale. «Per i lividi e il gonfiore oggi è irriconoscibile. Trema ancora dalla paura» racconta la figlia. Che ha provato a rassicurare la madre stringendola forte, che ha raccolto incredula la sua testimonianza. «Perché non pensi mai di trovarti di fronte ad una storia che leggi sui quotidiani, a medicare delle ferite che non si rimargineranno più». «Mia madre – prosegue la figlia – non ha visto in volto gli aggressori, ma si è accorta che erano in quattro». Si ricorda nitidamente il rumore dei passi svelti, come quello dei cavalli al galoppo; poi un colpo forte alle spalle. Come una spinta. E il buio.

La donna  è caduta a terra, sbattendo violentemente il viso sul marciapiede. Quello di XX Settembre, quasi all’angolo con via Pucci. Siamo in pieno centro. Una traversa appena dalla stazione. E’ proprio qui che si è consumata l’aggressione. E tutto per una borsa. «Con un cellulare qualunque, le chiavi di casa, e appena cinque euro nel portafoglio». Questo è ciò che la banda si è presa, senza alcuna pietà. Senza alcuna umanità. Perché di fronte al sangue, di fronte alla fragilità, di fronte a quel flebile lamento i quattro uomini invece di mollare la presa hanno infierito. «La borsa – racconta ancora la figlia – era rimasta incastrata. Così hanno iniziato a strattonarla per i manici, hanno trascinato mia madre sull’asfalto fin quando non hanno ottenuto ciò che volevano». Non è chiaro se sia avvenuto prima o dopo, ma contestualmente anche l’amica della donna è stata scippata. «A quel punto, presa la borsa – aggiunge la figlia – sono scappati via. Mia madre è stato soccorsa da alcuni passanti, che l’hanno trovata a terra». Poi la corsa in ospedale, la tac, le medicazioni, il gesso... «La scorsa primavera le sono entrati i ladri in casa, fu anche quello un brutto colpo. Sembrava impossibile che potesse accadere qualcosa di ancora peggiore. E invece è successo. Continuo a chiedermi come abbiano potuto farlo». Così male ad una donna che poteva essere la loro madre. La loro nonna.