
Roberto Nardini insieme alla moglie Egizia Viti con cui nel 1986 fondò il Gruppo Sims
Pietrasanta, 17 marzo 2025 – Sta valutando l’idea di rivolgersi alla magistratura la famiglia di Roberto Nardini, l’87enne di Pietrasanta deceduto sabato all’ospedale Versilia – dove era stato ricoverato per l’aggravarsi del suo stato di salute – e considerato in Versilia un’istituzione nella lotta alle tossicodipendenze.
Lo preannuncia la figlia Francesca all’indomani del decesso del padre. Con un post sui social dai toni particolarmente duri, Francesca Nardini accusa il sistema sanitario e la rigidità dei protocolli “applicati come robot programmati alla catena di montaggio. Tutti devono sapere – scrive – che lo hanno tenuto due giorni su una barella, che lo hanno fatto soffrire, indifferenti al suo dolore e allo strazio di mia madre a cui è stata negata anche una sedia per stargli accanto. A lui, proprio a lui che ha sempre dedicato la sua forza per difendere i più deboli, che ha impegnato la sua anima ribelle per combattere le discriminazioni e la sofferenza delle persone più fragili, che ha lottato contro ingiustizie e pregiudizi hanno fatto questo e tutti lo devono sapere. Non ci saranno cerimonie ne funzioni religiose, non vogliamo fiori, vogliamo giustizia e, da chi lo ha conosciuto, vorremmo la promessa di impegnarsi e lottare come ha fatto lui per cambiare questo stato di cose”. La famiglia chiede che vengano eventualmente fatte delle donazioni a Emergency.
L’Asl, da noi contattata, entrerà domani nel dettaglio di quanto avvenuto. Al momento conferma che il paziente è arrivato al Pronto soccorso alle 11 di mattina e che è stato ricoverato alle 18 del giorno successivo.