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Arredi accatastati, scoppia il caso. Il dirigente: "Saranno riciclati"

Materiali del liceo artistico "Stagi" accatastati in giardino non saranno riutilizzati nel nuovo polo scolastico. Proteste per la mancata donazione a scuole o associazioni, ma la scuola spiega che verranno smaltiti in modo ecologico e con ritorno economico. La Provincia conferma che si tratta di materiali obsoleti e non conformi alle norme di sicurezza.

Gli arredi accatastati nel giardino del liceo artistico “Stagi“ e destinati ad essere riciclati nonostante le proteste delle associazioni

Gli arredi accatastati nel giardino del liceo artistico “Stagi“ e destinati ad essere riciclati nonostante le proteste delle associazioni

Banchi, cattedre, appendiabiti, sedie, tavoli e altri arredi e suppellettili. Mucchi ben visibili dall’esterno visto che parliamo dei materiali del liceo artistico “Stagi“ accatastati da giorni in giardino in quanto non verranno riusati nel futuro polo scolastico “Don Lazzeri-Stagi“. Una cartolina che fa storcere il naso ad alcune associazioni di volontariato, le quali chiedono perché quei materiali non siano stati donati ad altre scuole o alle stesse associazioni, accusando pertanto le istituzioni di aver "sprecato" potenziali risorse. Proteste, condite da video che girano sui telefoni, a cui replica innanzitutto il dirigente scolastico Germano Cipolletta. "Mentre la Provincia si occupa dello spostamento dei beni da salvare – spiega – il nostro istituto, proprietario di quei materiali, gestisce quelli che non sono più utilizzabili in quanto non funzionanti o non più a norma. Si tratta di due tipologie di materiali da dismettere: rottami di valore e da riciclare, dai legni ai metalli, cosa di cui si occuperanno ditte a cui abbiamo dato l’incarico dopo aver valutato l’offerta economica, e sostanze chimiche che smaltiremo utilizzando l’introito di circa 2mila euro che riceveremo dalle ditte. Lo smaltimento sarà quindi a costo zero e della catasta nulla andrà in discarica, con un ritorno economico per la scuola e rispetto per l’ambiente. Alcuni materiali risalivano agli anni ’70: costa meno ricomprarli che ripararli".

Sul caso interviene anche la Provincia: "Le operazioni di svuotamento e trasloco, a cui seguirà l’abbattimento del vecchio edificio, sono state concordate con la dirigenza e i docenti. La ditta sta smaltendo materiali obsoleti, vetusti, danneggiati, e attrezzature che non rispettano più le norme di sicurezza e non hanno le certificazioni".

d.m.