Arrestato latitante turco. Alloggiava in hotel di lusso ma era boss di una banda

Sul 38enne pendeva un mandato di arresto internazionale da oltre un anno. Ad incastrarlo è stato l’alert del portale alloggiati appena inseriti i suoi dati.

Arrestato latitante turco. Alloggiava in hotel di lusso ma era boss di una banda

Arrestato latitante turco. Alloggiava in hotel di lusso ma era boss di una banda

Aveva un mandato di cattura internazionale perchè ritenuto gapo di una gang di scommesse clandestine. E da giorni alloggiava in un albergo in Versilia. Gli uomini del commissariato di polizia di Forte dei Marmi sono riusciti ad arrestare un latitante turco di 38 anni ricercato in campo internazionale. E’ stata proprio la procedura di inserimento dati di quel cliente da parte del personale dell’hotel lusso ad incastrare lo straniero: la notte del 2 giugno, a seguito di un alert del portale alloggiati, gli operatori del commissariato sono immediatamente risaliti al turco che, tra l’altro, dopo il pernottamento era già pronto a ripartire velocemente. Dalle indagini effettuate è infatti emerso che sull’uomo gravava un mandato di arresto internazionale poiché ritenuto a capo di un’organizzazione criminale di scommesse illegali con struttura internazionale con sedi a Malta, in Lituania e in Bulgaria oltre che diffusa in tutta la Turchia.

Per questo motivo il Tribunale penale turco aveva emesso, nell’aprile del 2023 un mandato di arresto internazionale. Il ricercato è risultato in possesso di documenti di diversi Stati, compreso un passaporto diplomatico della Repubblica di Vanuatu in Oceania: evidenti carte di ingresso utili a spostarsi – da oltre un anno – sui diversi territori senza essere intercettato dalle forze dell’ordine. Una vera ’primula rossa’ che è riuscita a rendersi non rintracciabile nonostante l’attivazione dei canali di ricerca internazionale.

Valutati i presupposti per l’arresto e il concreto pericolo di fuga, confermato da una prenotazione aerea che l’uomo aveva già effettuato per recarsi in Ungheria nello stesso pomeriggio, gli investigatori del Commissariato hanno proceduto all’arresto provvisorio in attesa della convalida da parte del Presidente della Corte d’Appello di Firenze. Al termine delle procedure l’arrestato è stato accompagnato al carcere di San Giorgio di Lucca. Dopo poche ore l’arresto è stato convalidato e, alla luce del pericolo di reiterazione dei reati contestati, è stata applicata la custodia in carcere. Ieri l’udienza davanti la Corte d’Appello a Firenze.

Fra.Na.