Artigianato e solidarietà. La missione di Simona: "Sto resistendo alla crisi"

La titolare di “Petra concept store“ festeggia 5 anni di attività tra Covid e carovita. Per ogni articolo devolve 1 euro alla “Casa delle donne“. "Per ora poco turismo".

Artigianato e solidarietà. La missione di Simona: "Sto resistendo alla crisi"

Artigianato e solidarietà. La missione di Simona: "Sto resistendo alla crisi"

Il suo destino era già scritto nei cromosomi. Il compianto padre Liborio, artigiano del marmo collaboratore di Pietro Cascella e autore del mausoleo di Bersluconi. La mamma Gabriella, titolare dello storico bar-gelateria “Cervetti“, premiato dalla Camera di commercio. E poi lei, Simona Vizzoni, che ha festeggiato i 5 anni di “Petra concept store“, a Tonfano, dopo aver resistito a Covid, carovita e crisi del turismo. Ma sempre con un pensiero al sociale visto che devolve alla “Casa delle donne“ di Viareggio 1 euro per ogni articolo venduto.

Babbo artigiano, mamma commerciante: ti senti una predestinata?

"Ho iniziato nel 2019 un po’ per gioco, un po’ per sogno, accompagnata da una sana incoscienza e tanta passione. Oltre a ’Petra concept store’ ho il marchio ’PetraLab’, che racchiude la mia storia, contaminata dagli eventi della vita. ’Petra’ è diventato un progetto, un motore di promozione dell’artigianato, del vero made in Italy ma con un occhio di riguardo verso il mondo femminile".

In che senso?

"Prediligo donne creative per fare rete e supportare l’imprenditoria femminile, ancora bistrattata. E ho consolidato la collaborazione con la ’Casa delle donne’. Per ogni creazione a marchio ’PetraLab’ venduto, un contributo è destinato all’associazione: succede da due anni, sotto Natale, finora ho donato circa 900 euro. Inoltre distribuiamo per loro conto le borse-mare per l’autofinanziamento".

Non hai scelto un bel periodo per lanciarti in questo progetto.

"Ho affrontato una pandemia, maxi cantieri, guerre e crisi. I rincari in hotel, bagni e negli affitti tengono lontani i forestieri, a parte chi possiede una casa e i più affezionati. Nell’estate 2020 c’era stato un ’boom’ incredibile, ma tutta quella gente non è stata fidelizzata perché poi è aumentato tutto. Ora incide l’economia di guerra, che toglie tranquillità alle persone: ne stiamo subendo le conseguenze".

Non è partita bene l’estate?

"Il turismo è ancora lento, ci sono alberghi costretti a ridurre gli orari di lavoro perché sono mezzi vuoti. La nuova sfida è affrontare la rivoluzione della viabilità di Tonfano e lo stravolgimento della fisionomia della frazione. L’inverno è stato un mortorio, sarà difficile rientrare nelle spese. Ma nonostante tutto ’Petra’ è viva e vegeta".

Daniele Masseglia