Acque agitate negli asili nido comunali. In particolare tra i dipendenti, una decina dei quali rischia il posto di lavoro. A sollevare il caso è stata Confcooperative Toscane, con i sindacati che pochi giorni fa hanno chiesto al Comune di annullare in autotutela il bando emesso ad aprile per assegnare la gestione dei nidi: in caso contrario si faranno sentire. L’inghippo è dovuto all’uso di tabelle ministeriali in realtà scadute da ben 5 anni.
"A causa di questo errore – spiega Marco Morbidelli del sindacato Uil-Fpl e responsabile del terzo settore per la Versilia – il bando non rispetta gli aumenti di contratto e di livello. I tecnici del Comune hanno usato infatti le tabelle ministeriali 2017-2019, rinnovate lo scorso marzo. Il fatto è che il bando scaduto era valido per 6 anni rinnovabili mentre quello nuovo prevede 3 anni rinnovabili, per un totale di quasi 3 milioni di euro. Essendo un periodo breve, per il primo triennio non si può fare l’adeguamento Istat". Non solo: a causa delle vecchie tabelle, l’importo a base di gara non corrisponde al fabbisogno attuale, che sarebbe del 15% in più, nonostante l’inflazione sia aumentata: "Rispetto all’attuale servizio abbiamo calcolato 5 educatrici e 3-4 ausiliari in meno. Il bando va annullato in autotutela, altrimenti convocheremo un’assemblea e chiederemo alle aziende di non partecipare al bando".
Daniele Masseglia